La procura di Messina ha aperto un’inchiesta sulla morte di Olga Cancellieri, 46 anni, avvocatessa molto nota per il suo impegno in Addiopizzo, la nota associazione di volontariato che si batte contro le mafie. La donna è morta mercoledì scorso a causa di un incidente stradale. Sotto la lente d’ingrandimento dei magistrati i presunti ritardi nei soccorsi e sulle voci che sull’ambulanza che è venuta a prestare il primo soccorso non c’era il medico a bordo.

La dinamica dell’incidente

La Cancellieri ha perso la vita poco prima delle 21 all’incrocio tra via Centonze e via del Vespro a Messina. Era in sella alla sua moto di grossa cilindrata, una Kymco Downtown, che si è scontrata con una Ducati condotta da 25enne. Per cause in corso di accertamento i due veicoli sono venuti a contatto molto violentemente. La 46enne è stata letteralmente sbalzata dalla sella ed ha avuto un tremendo impatto prima contro i paletti metallici e poi con il marciapiedi. Per lei non c’è stato nulla da fare.

Deputati, ministro mandi ispettori a Messina

“I deputati messinesi chiedono una task force di ispettori per fare chiarezza sul decesso a Messina della quarantaseienne Olga Cancellieri. Una tragedia – dicono in una nota Nino Germanà (Lega), Pietro Navarra (Pd), Carmela Bucalo (Fdi), Francesco D’Uva (M5s), Matilde Siracusano (FI) e Maria Flavia Timbro (LeU. – che supera confini ideologici e di partito, per cui tutti uniti chiediamo che sia fatta chiarezza al più presto sulle modalità di soccorso”.

“È fondamentale verificare la sussistenza di eventuali ritardi, difetti organizzativi e disfunzioni nella gestione del servizio di emergenza-urgenza che spesso ci vengono segnalate sia in città che in provincia. Sul caso, che ha acceso l’interesse della Procura, deve essere fatta presto luce – aggiungono – e per questo chiediamo al ministro Speranza che siano inviati gli ispettori. I cittadini hanno bisogno di sapere che possono contare su un servizio sanitario all’altezza di uno Stato civile. I deputati messinesi, tutti insieme, si stringono intorno alla famiglia della signora Cancellieri”.

 

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