1 agosto sant’Alfonso Maria de’ Liguori. Nacque il 27 settembre del 1696 a Napoli dalla nobile famiglia De’ Liguori. Laureatosi a soli 16 anni in giurisprudenza, esercitò con successo la professione per parecchi anni, fino al giorno in cui a causa di un grave errore nel trattare una causa in Tribunale decise di abbandonare l’attività forense e le cose di questo mondo per seguire la prorompente vocazione al sacerdozio.

Divenuto sacerdote, si esercitò nella predicazione popolare e nell’insegnamento del catechismo. Fu autore di molteplici opere letterarie, teologiche e di celebri melodie natalizie, tra cui la famosissima “Tu scendi dalle stelle”, derivata come versione in italiano dall’originale “Quanno nascette Ninno”.
Nel 1762 fu eletto vescovo di S.Agata dei Goti. Esercitò l’episcopato con grande zelo, facendo di tutto per estirpare il male e salvare le anime. Morì il 1° agosto 1787.

1 agosto 1990: l’Iraq invade il Kuwait. La guerra si concluse con l’annessione del Kuwait all’Iraq, non riconosciuta dall’ONU. Il Kuwait, durante la guerra Iran-Iraq, fu un ottimo alleato dell’Iraq mettendo a disposizione degli iracheni il più importante porto del golfo Persico e concedendo loro ingenti finanziamenti.
Alla fine della guerra tra Iraq ed Iran, gli iracheni non si trovarono nella posizione finanziaria di ripagare i 14 miliardi di dollari che il Kuwait aveva prestato loro. La riluttanza kuwaitiana a condonare almeno in parte il debito portò ad un insanabile attrito tra i due paesi arabi. Approfittando della superiorità militare e consapevoli delle ricchezze nascoste nel sottosuolo kuwaitiano, gli iracheni diedero il via all’invasione dell’ex alleato.

L’invasione provocò le immediate sanzioni da parte dell’ONU che lanciò un ultimatum, imponendo il ritiro delle truppe irachene. La richiesta non conseguì risultati e il 17 gennaio 1991 le truppe degli Stati Uniti, supportate dai contingenti della coalizione, composta da 35 Paesi, penetrarono in Iraq. Era ufficialmente iniziata la prima guerra del Golfo. Le operazioni di aria e di terra furono chiamate, dalle forze armate della coalizione, Operation Desert Storm. Fu anche un inedito evento mediatico che segnò uno spartiacque nella storia dei media che la definirono: la prima guerra del villaggio globale e in seguito la prima guerra in diretta tv.

1 agosto 1976: Niki Lauda vittima di un gravissimo incidente durante i primi giri del Gran Premio di Germania sulla pista del Nürburgring-Nordschleife. A quel punto della stagione Lauda aveva un significativo margine di vantaggio sui più diretti inseguitori in classifica. Ma la gara si era messa subito male: aveva da poco smesso di piovere e Lauda aveva optato per le gomme scolpite da pioggia. Durante il primo giro si rese conto di essere molto più lento rispetto ai piloti con gomme slick. Si fermò a sostituire gli pneumatici e ripartì con grande determinazione per recuperare lo svantaggio accumulato.

Anche a causa della poca aderenza garantita dalle gomme fredde, su un tratto di asfalto ancora bagnato, Lauda perse il controllo della sua Ferrari, colpì una roccia a fianco del circuito e si fermò in mezzo alla pista, senza il casco strappato dall’urto. La monoposto prese fuoco e il pilota rimase incastrato nella vettura in fiamme. Alcuni piloti (Harald Ertl, Guy Edwards e Brett Lunger) si fermarono per prestare soccorso, ma fu soprattutto l’intervento di Arturo Merzario – pilota italiano della scuderia March, soprannominato il cowboy per via del suo inconfondibile cappello – a salvargli la vita estraendolo dall’abitacolo in fiamme.

Dopo soli 42 giorni tornò alla guida della sua Ferrari per cercare di vincere il titolo mondiale di quell’anno. Non ci riuscì, ma l’anno successivo, sempre alla guida della Ferrari, ritornò in possesso della corona mondiale. Nel 1979 annunciò il suo ritiro dalle corse. Nell’autunno del 1981 ritornò in pista con la McLaren, laureandosi campione del mondo per la terza volta nel 1984.

1° agosto, da non dimenticare: 1971, il Concerto per il Bangladesh organizzato a New York da George Harrison vede l’esibizione, tra gli altri, di Bob Dylan, Eric Clapton, Ringo Starr e Leon Russell; 1944, Anna Frank scrive l’ultimo brano del suo Diario; 1941, viene prodotta la prima Jeep. Senza sospettare che più di 70 anni dopo se ne sarebbe occupato un certo Marchionne: la riscoperta dell’America.