11 agosto: Santa Chiara Chiara d’Assisi, nata Chiara Scifi (Assisi, 1193 circa), è stata una religiosa italiana, collaboratrice di Francesco d’Assisi e fondatrice dell’ordine delle monache clarisse. Fu canonizzata nel 1255 da Alessandro IV. Il 17 febbraio 1958 fu dichiarata da Pio XII santa patrona della televisione e delle telecomunicazioni. Affascinata dalla predicazione di Francesco, quando aveva circa 18 anni fuggì dalla casa paterna, per unirsi a Francesco e ai primi frati minori presso la chiesetta di Santa Maria degli Angeli, comunemente detta la Porziuncola. Qui Francesco la accolse, le tagliò i capelli e le fece indossare un saio. Le trovò ricovero presso il monastero di Sant’Angelo di Panzo, alle pendici del Subasio. Qui morì, fuori le mura di Assisi, a sessant’anni, l’11 agosto del 1253.
La “Strage di Casalduni” fu compiuta dalle popolazioni di Casalduni, Campolattaro e Pontelandolfo, nel beneventano, e da alcuni briganti. Il linciaggio costò la vita a 41 militari italiani. L’11 agosto del 1861 (meno di 4 mesi dalla realizzata unità d’Italia) un distaccamento di 39 soldati italiani, un ufficiale e 4 carabinieri giunse a Pontelandolfo sventolando una bandiera bianca in segno di pace ed entrarono in paese cercando rifugio e cibo. Alcuni abitanti aprirono il fuoco uccidendo uno dei militari. Contemporaneamente i contadini si unirono cercando altri uomini disposti ad armarsi contro i militari. Il paese di Casalduni venne circondato da centinaia di contadini armati. I soldati cercarono di ripiegare, ma furono assaliti da ogni lato dalla popolazione rinforzata anche da molti briganti provenienti dai paesi vicini. Assaliti da tutti i lati i militari furono costretti ad arrendersi. Dopo un sommario processo in piazza furono tutti condannati a morte e linciati a colpi di fucile, scure, falce, zappe e pietre. Un massacro: su 44 militari ne furono trucidati 41, uno riuscì a fuggire. Degli altri due se ne persero le tracce.
Intervistato dall’Evening Standard, John Lennon rilascia una dichiarazione piuttosto impegnativa:”Non so cosa scomparirà prima, se il rock ‘n’ roll o il Cristianesimo…ma ora siamo più famosi di Gesù”. Era il 4 marzo 1966.
Nella puritana America di quegli anni, la frase genera una sorta di isteria di massa. Fan inferociti bruciano e distruggono i loro dischi per protestare contro un’affermazione tanto blasfema. Lennon ritira tutto con un groviglio di parole: “Non ho detto niente di quello che loro dicono che ho detto. […] Mi scuso, se la cosa può farvi felici […]”.
11 agosto 1966, la capitolazione ufficiale: John Lennon tiene una conferenza stampa a Chicago, scusandosi per l’azzardato, e forse un po’ supponente, paragone. Dura logica dei numeri: per ogni fan incazzato non perdi una vendita ma anche quelle del branco.
11 agosto, da non dimenticare: 3114 a.C. – inizio dell’era attuale secondo il Calendario lungo dei Maya; 480 a.C. – i Persiani guidati da Serse sconfiggono nella battaglia delle Termopili gli Spartani di Re Leonida, che resistono fino all’ultimo uomo; 1934, apertura della prigione federale di Alcatraz; 1944, a seguito di un’insurrezione partigiana, Firenze viene liberata dall’occupazione tedesca; 2003, vengono rilevati i primi computer infetti dal worm Blaster.
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