Il 2020 – uno degli anni più ansiogeni e drammatici della storia nota dell’uomo – potrebbe chiudersi con il ‘botto’. Gli scienziati, infatti, hanno individuato di recente un asteroide in rotta di collisione diretta con la Terra, seppur la percentuale sia bassissima. Il suo nome? 2018VP1.

Data dell’impatto? Il 2 novembre, ovvero il giorno della commemorazione dei defunti, secondo il Center for Near Objects Studies del Jet Propulsion Laboratory della NASA.

L’asteroide ha un diametro di 2 metri per una massa di qualche tonnellata (meno di normali meteore cadute di recente sul nostro Pianeta), secondo i dati forniti dalla Nasa, ed è stato identificato per la prima volta dall’Osservatorio Palomar in California due anni fa (da qui il nome 2018VP1).

L’agenzia spaziale ha affermato che potrebbero esserci tre potenziali impatti «sulla base di 21 osservazioni per 12.968 giorni, con la possibilità di un impatto diretto inferiore all’1%».

Insomma, da un lato le possibilità che l’asteroide cada sulla Terra sono davvero basse, dall’altro è così piccolo che, anche se dovesse succedere, non causerebbe danni rilevanti. Tranquilli, quindi. Almeno per stavolta.