Almanacco sconclusionato

23 gennaio Sant’Emerenziana. La scoperta dei raggi X, il primo numero della Settimana Enigmistica, muore Salvador Dalì

23 gennaio Sant’Emerenziana. Il 23 gennaio si celebra in tutta la Chiesa cattolica la memoria liturgica dei Sant’Emerenziana (… – Roma, 304 circa) è stata una vergine e martire cristiana, vissuta tra la fine del III secolo e l’inizio del IV secolo e ricordata come sorella di latte di sant’Agnese. Secondo l’agiografia cristiana fu lapidata da pagani presenti lungo la Via Nomentana a Roma presso il sepolcro della sorella il giorno del suo funerale, all’epoca delle persecuzioni di Diocleziano. Spesso viene rappresentata come una giovane fanciulla con delle pietre sul suo grembo, o reggente una palma o un giglio.

23 gennaio 1896 – In quel giorno Wilhelm Conrad Rontgen, all’Università di Wurzburg, riesce ad andare oltre i confini del visibile e scopre i raggi X, realizzando la prima radiografia della storia. La prima radiografia rappresenta la mano di Anna Berthe, moglie di Rontgen e ha la curiosa caratteristica di riprodurre la mano con un anello al dito.

23 gennaio 1932 –  E’ la data in cui fu pubblicato il primo numero della Settimana Enigmistica. Dall’America passando per Vienna. Lungo questa direttrice sbarcò in Italia la mania di cruciverba e rebus entrando tutti i fine settimana nelle case di milioni di italiani. Ebbe inizio così la storia della Settimana Enigmistica, la storia cioè della “rivista di enigmistica prima per fondazione e per diffusione” (dicitura in copertina nei numeri dispari del periodico).

23 gennaio 1989 – In quel muore a Figueras, in Catalogna, all’età’ di 85 anni, il pittore e scenografo spagnolo Salvador Dalì. Legato alle avanguardie artistiche degli anni ’20 e ’30, e in particolare al surrealismo, Salvator Dali’ sviluppa, nelle sue opere, un originalissimo metodo paranoico, che unisce l’inconscio al reale. Negli ultimi decenni della sua vita, Salvator Dali’ continua ad alimentare a dismisura la sua fama di artista eccentrico ed originale, fino a restare prigioniero del suo stesso personaggio.

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