26 aprile San Cleto. Il 26 aprile si celebra in tutta la Chiesa Cattolica la memoria liturgica di San Cleto o Anacleto (Atene, … – Roma, 92 circa) è stato il 3° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica orientativamente, dall’80 al 92. È santo patrono dei comuni di Ruvo di Puglia, Belmonte del Sannio e Cimerano Catolle. Secondo la tradizione locale Cleto sarebbe stato primo vescovo di Ruvo di Puglia, nominato direttamente da san Pietro di passaggio in Puglia. Questa tradizione è inverosimile, dato che ai tempi dei primi cristiani era consuetudine nominare pastori originari del luogo in cui avrebbero dovuto esercitare il loro ministero. Inoltre il passaggio di san Pietro nell’Italia meridionale è comunemente ritenuto leggendario.

26 aprile 1859 – In quel giorno scoppia la seconda guerra d’indipendenza italiana. Tre giorni prima, il 23 aprile, l’Impero Austroungarico intima, con un ultimatum, al Regno Sabaudo il ritiro delle truppe dal Ticino. La risposta piemontese è negativa e l’Austria dichiara guerra al Regno di Sardegna. L’attacco asburgico determina l’ingresso nel conflitto della Francia, al fianco del Piemonte.

26 aprile 1937 – In quel lunedì Guernica, una cittadina dei Paesi Baschi spagnoli, è teatro di un durissimo bombardamento della Luftwaffe, nel corso della guerra civile spagnola. Guernica è rasa al suolo per il 70 per cento. Il bombardamento sulla piccola città basca è uno dei primi della storia a non avere obiettivi strategici militari, ma una pura funzione d’intimidazione della popolazione civile. Il deliberato attacco alla popolazione civile ha da subito una vasta eco internazionale e sciocca gli animi di numerosi artisti dell’epoca, tra cui Picasso che immortalerà l’evento in uno dei suoi quadri più famosi.

26 aprile 1986 – In quella data esplode la centrale nucleare della città di Chernobyl nell’Unione Sovietica. A causa di gravi errori del personale e irresponsabilità dei dirigenti, durante un azzardato test di sicurezza, si fonde il nocciolo del reattore numero 4, che esplode, disperdendo nell’aria materiale radioattivo. Nonostante la città di Chernobyl sia subito evacuata, le conseguenze per la popolazione, oltre ai 65 morti accertati, sono state molto pesanti e sarebbero durate per anni. Dall’esplosione si leva una nube tossica che sorvola gran parte dell’Europa.