Paura ieri, martedì 14 gennaio, sui cieli di Los Angeles, California, quando un volo della compagnia aerea Delta è stato costretto a scaricare 80 tonnellate di carbonante su un cortile e su una scuola a causa di un’emergenza a bordo, poco dopo il decollo dall’aeroporto.
Almeno 20 bambini sono stati soccorsi per alcune ferite riportate all’esposizione al carburante, soprattutto gravi infiammazioni agli occhi e problemi respiratori. In totale, stando a quanto riportato dai media statunitensi, i coinvolti sono stati una sessantina. Nessuno, comunque, è stato portato in ospedale e non c’è stato alcun ordine di evacuazione.
Il volo Delta 89, diretto a Shanghai, in Cina, appena decollato, ha avuto un problema al motore, ragione per cui il pilota ha chiesto di ritornare all’aeroporto. Il velivolo è atterrato in modo sicuro dopo il rilascio del carburante e, stando a quanto dichiarato dalla Delta Airlines, sono state rispettate tutte le procedure a norma di legge.
La Federal Aviation Administration (FAA) sta indagando su quanto successo. Nel frattempo, ha affermato che esistono procedure speciali di scarico del carburante per tutti gli aeromobili che operano negli aeroporti statunitensi: «Queste procedure richiedono che il carburante venga scaricato su aree designate non popolate, in genere ad altitudini più elevate, in modo che il carburante si atomizzi e si disperda prima che raggiunga terra».
L’aeroporto di Los Angeles ha confermato di essere stato a conoscenza del problema meccanico del volo Delta 89 e su Twitter ha affermato: «Siamo preoccupati per le notizie sugli impatti sul terreno dovuti al rilascio del carburante e siamo in stretta comunicazione con Delta e i soccorritori mentre le indagini continuano».
Infine, secondo i dati di Flightradar24, il velivolo è passato sopra alla scuola colpita alle 11.53 di martedì (le 20.53 in Italia), quando volava a una quota di circa 700 metri.
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