Una tartaruga marina Caretta caretta di circa 20 anni di vita, con una ferita sulla testa. Un secondo animale, più piccolo del primo e dell’età di circa 5 anni con un amo conficcato in gola. La terza Caretta caretta, dell’età di circa 5 anni, presentava invece la pinna anteriore sinistra ferita da un filo di nylon che le si era attorcigliato attorno all’arto e avrebbe potuto causarne l’amputazione.
Questo lo stato di alcuni degli animali spiaggiati sulla costa brindisina e salvati grazie all’intervento della Riserva Naturale Marina di Torre Guaceto. In molti casi si è trattato di tartarughe arrivate sulla costa ormai prive di vita o comunque notate quando ormai non vi era più nulla da fare.
Per fortuna in altri casi l’intervento è stato risolutivo e dimostra, ad avviso dell’Area Protetta, quanto importanti siano le segnalazioni. Un apporto positivo da parte di chi, passeggiando sulla riva del mare dopo il cattivo tempo, vede gli animali in difficoltà e ne segnala la presenza alle Istituzioni come la provincia di Brindisi, la Capitaneria di Porto, Asl e Consorzio di Gestione di Torre Guaceto. Le tartarughe di cui sopra devono la loro vita proprio a chi non ha perso tempo per allertare i soccorsi.
I tre animali sono stati immediatamente soccorsi e ricoverati presso il nostro centro, il “Luigi Cantoro”. Qui hanno ricevuto le cure di primo intervento. Poi sono state trasportate presso l’Università di Medicina Veterinaria di Bari, ente convenzionato, dove hanno ricevuto tutte le cure del caso, prima di ritornare a Torre Guaceto.
Come spiegato dai veterinari che se ne sono presi cura, fortunatamente, malgrado le ferite, le tre tartarughe godono di un buono stato di salute. Nell’arco di poco tempo, continuando ad essere seguite da medici specialisti, torneranno a stare meglio di prima.
Questi tre animali saranno accuditi presso il nostro Centro per molti mesi, fin quando, a primavera, la temperatura del mare non sarà abbastanza alta da permetterne la liberazione.
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