Dopo una giornata ricca di ironie e polemiche, in seguito all’annuncio del ministro Francesco Boccia sul bando per 60mila ‘assistenti civici’, è arrivata la precisazione di Palazzo Chigi.

In pratica, si tratterebbe di un’iniziativa che «si inserisce nell’alveo di quelle già assunte dalla Protezione civile, che hanno portato a dislocare oltre 2.300 volontari nelle varie strutture ospedaliere, nelle Rsa e nelle carceri». Questi soggetti volontari, inoltre, «non saranno ‘incaricati di pubblico servizio’, e la loro attività non avrà nulla a che vedere con le attività a cui sono tradizionalmente preposte le forze di polizia».

Sul tema c’è stata una riunione, convocata d’urgenza, tra il premier Giuseppe Conte e i ministri Luciana Lamorgese, Francesco Boccia e Nunzia Catalfo. La presidenza del Consiglio ha chiarito che i «ministri direttamente interessati al progetto proseguiranno nelle prossime ore nel mettere a punto i dettagli di questa iniziativa, che mira, per il tramite della Protezione civile, a soddisfare la richiesta di Anci di potersi avvalere, per tutta la durata dell’emergenza sanitaria, di soggetti chiamati ad espletare, gratuitamente, prestazioni di volontariato, con finalità di mera utilità e solidarietà sociale, anche attraverso la rete del Terzo Settore».

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Il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, intervenunto a Tgcom24, «gli assistenti civici sono importantissimi, ma è solo un primo passo. Speriamo di avere molte adesioni. Non sono ronde, ma distributori di buona educazione. Serviranno nei parchi o nei mercati per contare gli ingressi. Li useremo anche per distribuire generi alimentari e farmaci».

Decaro ha aggiunto: «Siamo stanchi. Abbiamo offerto fin dal principio al governo tutta la nostra disponibilità, anche rinunciando alle nostre prerogative, come quella di emettere ordinanze, perché era giusto affidarsi agli esperti. Ma ora siamo noi a chiedere un aiuto – conclude – La situazione è difficilissima da gestire senza risorse: ci chiedono il monitoraggio, la sanificazione giornaliera degli arredi nei parchi pubblici. Sforzi incredibili nel trasporto pubblico».