È in corso da almeno 24 ore un violento attacco hacker, proveniente dall’estero, contro il CED della Regione Lazio. Disattivato anche il portale Salute Lazio e la rete vaccinale. Indagini in corso della Polizia Postale in coordinamento con la Procura di Roma.

Al momento non è stata ancora circoscritta l’area geografica da cui sono partiti i malware che hanno infettato i server regionali.

Stando a quanto appreso dall’AGI, il ransomware che ha colpito i sistemi informatici della Regione Lazio avrebbe infettato «sia le aree di produzione che quelle di backup dei dati». Si tratta di uno degli scenari peggiori possibili perché, se confermato, alla Regione non resterebbe altro che pagare il riscatto.

La richiesta degli attaccanti è arrivata «nella serata di ieri». Una cifra che per ora non è stata divulgata, ma «da pagare in Bitcoin» L’attacco «sembrerebbe essere arrivato dalla Germania, ma di questo non c’è certezza». Gli hacker avrebbero avuto accesso al computer di «uno degli amministratori di sistema di LazioCrea, con credenziali avanzate che hanno consentito ai cybercriminali di lavorare a lungo all’interno dei sistemi informatici» della regione e preparare «per settimane» un attacco sferrato alla mezzanotte del primo agosto.

L’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, ha affermato: «I tecnici sono al lavoro per riattivare in sicurezza anche le nuove prenotazioni e nessun dato è stato trafugato. Siamo in contatto costante con la struttura commissariale per garantire agli utenti che si vaccinano di avere il green pass secondo le consuete modalità».

L’attacco hacker al sistema informatico della Regione Lazio che gestisce le prenotazioni vaccinali dimostra «che in Italia e in Europa abbiamo debolezza sul piano della sicurezza informatica. Quella informatica oggi sta dentro la sicurezza del Paese e per questo il Governo creerà un’agenzia ad hoc». Lo ha dichiarato il presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, nel corso di un collegamento con L’aria che tira – Estate su La7. «Anche il Pnrr deve andare in questa direzione – ha sottolineato Fedriga -. La situazione deve essere monitorata e protetta».

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