Juan Carrito era il simbolo del Parco Nazionale degli Abruzzi. L’orso è stato investito ieri pomeriggio, lunedì 23 gennaio, sulla Strada Statale 17, che collega Castel di Sangro a Roccaraso (L’Aquila).

Le condizioni dell’animale sono apparse subito gravissime: l’orso, colpito in pieno da una Opel corsa bianca, aveva le zampe rotte, immobile sull’asfalto, muovendo solo la testa, con un’agonia durata quasi due ore. L’auto è andata completamente distrutta ma il conducente e i passeggeri del veicolo stanno bene.

Le guardie del Parco e i carabinieri forestali, del posto, intervenuti immediatamente sul posto, hanno subito confermato che si trattava di Juan Carrito, l’orso social di Roccaraso, protagonista di incursioni nei paesini del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e della provincia dell’Aquila, senza mai essere aggressivo.

Luciano D’Alfonso, oggi deputato, ex governatore dell’Abruzzo, ha affermato: “La notizia della morte dell’orso Juan Carrito, divenuto per tutti mascotte della nostra regione, è motivo di tristezza per tutti noi abruzzesi e non solo. Lo ricorderemo per la sua natura irriverente e libera, con cui si è presentato all’Abruzzo e al mondo.Un pensiero va anche all’automobilista, divenuto purtroppo protagonista di una inevitabile fatalità. Ciao Juan Carrito!”.

Carlo Masci, sindaco di Pescara: “Juan Carrito, rimarrai sempre nei nostri cuori, di noi abruzzesi del mare, tu abruzzese simbolo dei nostri monti, della nostra terra. Oggi siamo tutti più tristi”.

Daniela Torto, deputata del MoVimento 5 Stelle: “La sua morte è stata una brutta casualità che rattrista tutti. Dobbiamo fare ancora molto per salvaguardare la natura e le specie che sono presenti nei nostri parchi. Il nostro Abruzzo, infatti, è una terra straordinaria grazie anche alla presenza di una fauna unica che, volenti o nolenti, prova a sopravvivere, adattandosi, allo strapotere di noi uomini. Questo ennesimo incidente che coinvolge animali e le attività umane testimonia che dobbiamo fare di più, anche attraverso investimenti mirati nelle aree dei parchi nazionali e regionali”.