Settantadue ore di disservizio. E la situazione da grave diventa insopportabile, inaccettabile. Sta succedendo ai clienti di Banca Sella. Da tre giorni, infatti, è impossibile accedere – qui il nostro articolo di ieri – non solo all’home banking ma effettuare operazioni fondamentali, in primis i pagamenti tramite il bancomat o le carte prepagate.

Stamattina, accedendo al sito o all’applicazione, si legge: “Sono ancora in corso rallentamenti e interruzioni nell’accesso e nell’utilizzo dei servizi online. Stiamo lavorando per ripristinare al più presto la piena operatività, ci scusiamo per il disagio. Per operazioni urgenti, oggi le nostre succursali saranno aperte per l’operatività di cassa anche al pomeriggio. Resta, inoltre, a disposizione l’Assistenza Clienti per ogni altra esigenza”.

Ieri, invece, questa nota: “Sono in corso dei rallentamenti nell’accesso e nell’utilizzo dei nostri servizi online, compresi app Sella, Internet Banking e SBS-Remote per le aziende, così come nel funzionamento dei pagamenti tramite carte di debito e prepagate. Stiamo lavorando per ripristinare il prima possibile la piena operatività. Ci dispiace molto per i disagi causati e vogliamo ringraziarti per la comprensione. Restiamo a disposizione per qualsiasi esigenza”.

Tanti i commenti di lamentela sui social della banca, soprattutto perché non si possono effettuare pagamenti né i prelievi di contanti dagli ATM. Tra l’altro, nelle poche finestre in cui l’applicazione ha funzionato, ad esempio ieri sera, non risultano i bonifici in entrata. Oggi, inoltre, è il giorno degli addebiti per i saldi delle carte di credito (le uniche che funzionano) e ci potrebbero essere altre ‘sofferenze’.

Ci sono clienti, ad esempio, che denunciano l’impossibilità di fare la spesa al supermercato o la benzina, alcuni dei quali costretti a prestiti da familiari ed amici, se non sono fortunati di avere con sé del contante o altre risorse in altri conti correnti. E molti hanno già annunciato che chiuderanno la propria posizione.

Insomma, nell’era dei pagamenti digitali, del contante da limitare il più possibile, anche per legge, questo grave problema dimostra che occorrono strumenti adeguati per tutelare i clienti da lunghi disservizi come questi.