Si sono rilevati diffusi disservizi sulle piattaforme di pagamento per le carte di debito e di credito e sui Pos. Numerose sono le segnalazioni su Twitter con hashtag #bancomat.

Sul sito downdetector.com, che rileva il malfunzionamento dei siti internet, in cima alla lista delle segnalazioni ci sono quattro istituti di credito: Intesa Sanpaolo, Unicredit, Poste Italiane e Bnl Bnp Paribas.

Come comunicato da Nexi, l’azienda italiana che offre servizi e infrastrutture per il pagamento digitale, ha comunicato che sono stati risolti i problemi che, tra le 11.45 e le 12.15, hanno provocato disservizi in varie zone d’Italia. I sistemi sono stati ripristinati e funzionano regolarmente, secondo quanto riferito da un portavoce della società, salvo possibili code a livello locale sul riavvio di singoli dispositivi. Il disservizio è durato meno di mezz’ora ma essendo avvenuto sotto Pasqua ha ovviamente coinvolto molti utenti.

Come riportato dalla stessa Nexi, il malfunzionamento tecnico sarebbe stato dovuto a un problema del fornitore IBM. Inoltre, il direttore della Polizia Postale, Ivano Gabrielli, ha affermato di non avere “al momento evidenze di un attacco informatico”.

Il Codacons, in una nota, ha dichiarato: “Enormi disagi oggi in molte zone del paese a causa del black out che ha colpito bancomat, carte di credito e Pos. Per i consumatori è stato impossibile effettuare pagamenti elettronici e prelevare agli sportelli, proprio nel momento delle partenze e dei maggiori acquisti legati alla festività di Pasqua”, sottolineando che “il disservizio ha causato enormi disagi agli utenti, e per il quale devono scattare ora indennizzi automatici”.

Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, ha proseguito: “Chiediamo alle banche coinvolte e ai gestori delle carte di prevedere un risarcimento automatico in favore dei cittadini interessati dai disagi, sottoforma di sconti su costi di gestione di carte e bancomat, bonus e altri vantaggi da riconoscere ai propri clienti. Resta ferma la possibilità, per chi ha subito danni maggiori e dimostrabili, di agire contro gli istituti di credito ai fini del risarcimento del danno morale e materiale”.