“Lo squallore non si ferma davanti alla morte. Quando muore una personalità del genere la trovo una cosa meschina. Oggi qualcuno di quelli che fa polemica per il lutto nazionale non avrebbe avuto visibilità senza Berlusconi“. Lo ha affermato Matteo Renzi, leader di Italia Viva, a Mattino Cinque.
“Berlusconi non ha delfini”
L’ex premier ha aggiunto: “Berlusconi nel bene o nel male non ha delfini, non è uno che puoi sostituire. Gli eredi sono i i figli a cui va il mio affetto. Io non l’ho mai odiato, la mia carriera politica è stata stoppata da Berlusconi io ho perso il referendum con la rottura del patto del nazareno. Con lui però ho sempre mantenuto un rapporto umano anche quando non la pensavamo allo stesso modo sul presidente della Repubblica”.
Parlando del “corteggiamento” dell’ex premier per candidarlo con Forza Italia, Renzi ha ricordato: “La prima volta, tramite un amico comune, mi disse di non candidarmi alle primarie del PD ma di correre per lui per la candidatura a sindaco di Firenze”.
“Io – ha aggiunto il senatore toscano – non so quale forza politica cercherà di recuperare il messaggio di Berlusconi, mi piacerebbe che su alcuni temi ci fosse la sintonia di tutti. Ne cito tre: l’europeismo, le tasse, noi viviamo in un Paese in cui la pressione fiscale è troppo alta. Infine il tema della cultura liberale e penso al Berlusconi che va in USA e che parla di libertà”.
Antiberlusconiani si fermino davanti alla morte
Infine, a Sky Tg24, Renzi ha detto: “La prima volta che ho votato era il 1994 e c’era Berlusconi, per la mia generazione c’è sempre stato Berlusconi, mai avrei pensato che sarebbe stato a palazzo Chigi più di Andreotti. È stato un innovatore, i professionisti dell’antiberlusconismo almeno oggi si fermino davanti alla morte”.
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