Occupata un’aula del Polo Piagge. Il professor Casella ferito. Condanna unanime dell’episodio.

Un gruppo di studenti appartenenti al collettivo “Studenti per la Palestina” ha fatto irruzione questa mattina in un’aula del Polo Piagge dell’Università di Pisa, durante una lezione del Dipartimento di Scienze Politiche. Il docente, Rino Casella, professore associato di diritto comparato, è stato identificato dagli attivisti come “professore sionista” e preso di mira durante l’azione.

Secondo quanto ricostruito, Casella ha tentato di opporsi all’irruzione ma è stato spintonato e ha riportato contusioni, per le quali si è recato al pronto soccorso. Successivamente ha sporto denuncia alla Questura di Pisa. L’aula è stata quindi occupata dagli studenti.

Sui profili social del collettivo, l’azione viene rivendicata come gesto di protesta: “Stamattina le lezioni non sono iniziate nella tranquillità della routine, perché non c’è niente per cui stare tranquilli”, si legge in un post su Instagram. Gli attivisti spiegano di essere entrati “con le bandiere della Palestina” per “informare su quanto accade a Gaza”, e denunciano che il docente abbia “tentato in ogni modo di non far entrare la voce solidale con la Palestina nella sua aula”.

Nel medesimo comunicato, il collettivo afferma di aver occupato la lezione, definendola “annullata” per lasciare “tutto lo spazio di cui la Palestina ha in questo momento bisogno”. Annunciato inoltre un corteo cittadino per le ore 20 in piazza XX Settembre, e una mobilitazione studentesca per il 22 settembre.

La condanna di Azione Universitaria

L’episodio ha suscitato ferma condanna da parte di Azione Universitaria. I rappresentanti Matteo Becherini, Christian Nannipieri e Matteo Latrofa hanno parlato di “un fatto di estrema gravità”, definendo l’azione “vergognosa, violenta e intimidatoria”.

“La violenza non è politica ma criminalità”, dichiarano i tre esponenti, esprimendo “solidarietà al professor Casella, vittima di questo vile attacco”. Secondo Azione Universitaria, si tratta di “metodi mafiosi” da parte di collettivi “incapaci di confrontarsi con le idee”.

L’intervento del Ministro Bernini

Sull’accaduto è intervenuta anche la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, che ha telefonato al rettore dell’ateneo pisano Riccardo Zucchi, al professor Casella e al prefetto di Pisa, Maria Luisa D’Alessandro.

“Le Università – ha affermato la Bernini – non sono zone franche dove è consentito interrompere lezioni o aggredire professori. Quanto accaduto all’ateneo di Pisa è intollerabile per una società che si riconosce nei valori della democrazia e irricevibile per una comunità accademica, come quella pisana e italiana tutta, aperta, libera e inclusiva”.

Foto: NicolaPorro.it