Il tribunale per i minorenni di Bologna ha sospeso provvisoriamente la potestà genitoriale al padre e alla madre del bambino del Modenese che vogliono che il sangue delle trasfusioni necessarie a un intervento chirurgico, per curarlo da una cardiopatia, non venga prelevato dai vaccinati contro il Covid-19.

Il ricorso è stato presentato il 2 febbraio scorso dalla Procura ed è stato nominato tutore il servizio sociale competente per territorio. Pochi giorni fa il giudice tutelare di Modena ha accolto le ragioni del policlinico Sant’Orsola di Bologna sulla necessità dell’intervento e sulla sicurezza del sangue: gli stessi sanitari, infatti, si erano appellati ai magistrati per permettere il trattamento necessario alla sopravvivenza del bambino.

La famiglia, costretta ora a permettere l’intervento, aveva anche chiesto ai No Vax di donare il sangue.

Su quanto successo, Giuseppe Di Mauro, presidente della Società italiana di pediatria preventiva e sociale (SIPPS), ha affermato: “Non consentire una trasfusione al proprio figlio che ne ha bisogno è assurdo, è davvero impossibile pensare che possa accadere una cosa del genere. Si tratta di una questione di vita o di morte. Anteporre i propri ideali alla salute del proprio figlio è davvero improponibile e plaudo alla decisione del giudice tutelare di Modena che ha accolto il ricorso dell’ospedale Sant’Orsola di Bologna, stabilendo che il bimbo deve essere operato”.

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