A Foggia, in un centro anziani, poco prima delle sei di stamattina, è esplosa una bomba. La struttura è di proprietà del gruppo Sanità più, il cui responsabile delle risorse umane è Cristian Vigilante, già vittima di un attentato dinamitardo il 3 gennaio scorso. Si è appreso che l’ordigno è esploso mentre all’interno del centro si trovava la donna delle pulizie, fortunatamente rimasta illesa, portata al pronto soccorso in stato di shock.
La bomba è esplosa davanti all’ingresso del centro Il Sorriso di Stefano, in via Vincenzo Acquaviva, causando danni esterni alla struttura e danneggiando alcune auto in sosta.
Cristian Vigilante è testimone in un’inchiesta della Dda contro la mafia foggiana. Arrivato sul posto insieme al fratello Luca, ha detto: «È chiaro che questo è un seguito alla bomba della scorsa volta».
Un testimone, come riportato dall’Ansa, ha raccontato: «Abbiamo sentito un forte boato ed un rumore di vetri rotti, io abito di fronte. Abbiamo sentito un rumore fortissimo poi si sono rotti i vetri della scalinata. A Foggia stiamo in guerra».
L’ordigno è stato piazzato a poche ore dalla visita nella città pugliese del Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative Antiracket ed Antiusura, il prefetto Annapaola Porzio.
A piazzare la bomba, stando da una prima visione dei filmati delle telecamere di sicurezza, sarebbe stata una sola persona incappucciata.
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