Un gioco pericoloso si è trasformato in un dramma all’alba a Esine, nel cuore della Valcamonica. Un ragazzo di 23 anni è ricoverato in condizioni gravissime dopo essere caduto dal tetto di un’auto in corsa, durante una sfida estrema che voleva imitare le pericolose “challenge” viste sui social.
Un gesto incosciente che poteva costargli la vita
Erano le prime luci del mattino quando, in una zona tranquilla di Esine, è accaduto l’impensabile. Un gruppo di amici, di ritorno da una serata di festa nella Bergamasca, ha deciso di chiudere la notte con un gesto estremo. A bordo di una Fiat Panda, sei ragazzi tra i 18 e i 24 anni, tutti residenti in Vallecamonica, hanno tentato una “bravata” che ha finito per mettere a rischio la vita di uno di loro.
“Vola, vola!”: il video della sfida estrema
Il giovane protagonista della tragedia si era sdraiato sul tetto della Panda, mentre la vettura percorreva una rotonda. La voce registrata nel video, girato dallo stesso ragazzo con il proprio cellulare, lo mostra mentre incita l’amica alla guida ad accelerare.
“Vola, vola”, urla, convinto di poter mantenere l’equilibrio. Ma pochi secondi dopo, la sfida si trasforma in incubo. L’auto affronta la rotatoria, accelera, e lui perde aderenza. Cade rovinosamente sull’asfalto, battendo con violenza la testa. Il video – lungo un minuto e 12 secondi – si interrompe proprio al momento dell’impatto: l’immagine va a nero.
Condizioni disperate e indagini in corso
Erano circa le 5.30 del mattino. Quando gli amici si rendono conto della gravità della situazione, chiamano immediatamente i soccorsi. Il 23enne viene trovato privo di conoscenza. L’elisoccorso lo trasporta in codice rosso all’ospedale Civile di Brescia, dove viene sottoposto a un intervento chirurgico d’urgenza. Attualmente è ricoverato in terapia intensiva, in prognosi riservata. Le sue condizioni sono estremamente critiche. I medici non si sbilanciano.
Una sfida ispirata ai social
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, i ragazzi avrebbero cercato di imitare alcune sfide estreme – come il “planking” o il “car surfing” – che prevedono di sdraiarsi o salire su veicoli in movimento per realizzare video da postare sui social network.
Una moda tanto pericolosa quanto insensata, che negli ultimi anni ha già causato feriti e vittime in diverse parti del mondo. In questo caso, a peggiorare la situazione, è stata la scelta di registrare tutto con il cellulare. Nel video si vedono chiaramente due ragazzi seduti sul tetto della vettura: uno si tiene con entrambe le mani, l’altro – il 23enne – con una sola, mentre con l’altra regge il telefono. Il filmato è ora nelle mani degli investigatori. I carabinieri lo hanno acquisito dallo smartphone del ragazzo, posto sotto sequestro insieme all’auto. Sarà un elemento chiave per chiarire la dinamica dell’incidente e definire eventuali responsabilità penali.
Alla guida dell’auto c’era una ragazza, amica del gruppo, proprietaria della Panda. Secondo le prime indagini, nessuno dei presenti risultava in stato di alterazione da alcol o droghe. I risultati degli esami tossicologici sono comunque attesi nei prossimi giorni.
Inchiesta per lesioni gravissime
Il pubblico ministero Donato Greco della Procura di Brescia ha aperto un’inchiesta. Al momento l’ipotesi di reato è lesioni gravissime, ma il quadro potrebbe aggravarsi in base all’evolversi delle condizioni cliniche del ragazzo.
Le autorità stanno verificando anche se ci siano state altre violazioni, come la mancanza di intervento da parte degli altri occupanti o eventuali omissioni di soccorso. Tutti i presenti saranno ascoltati per ricostruire nel dettaglio la catena degli eventi.






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