Condannati il direttore responsabile di Panorama, Giorgio Mulè e l’autore dell’articolo, il giornalista Antonio Rossitto, in seguito alla querela sporta dal presidente Crocetta per le notizie che Crocetta definì ‘calunniose‘ pubblicate dal settimanale, in merito a presunte relazioni e frequentazioni con soggetti mafiosi, dell’allora candidato alle amministrative Crocetta, che avrebbero agevolato la sua elezione a sindaco della città nissena.

Il giudice di Milano, la dottoressa Guadagnino, ha condannato sia Mulè che Rossitto, alla pena di 800 euro di multa e al pagamento di una provvisionale di 45 mila euro a favore delle tre Onlus, indicate dal presidente Crocetta, difeso
dall’avvocato Vincenzo Lo Re: Biagio Conte, la parrocchia Santa Lucia di Gela e l’associazione antiracket “Gaetano Giordano” di Gela.

Condannati anche al pagamento delle spese legali per un importo pari a novemila euro. Lo rende noto un comunicato dello stesso presidente della Regione.

La direzione di Panorama, in una nota, annuncia che ricorrerà in appello: “Questa sentenza – si legge – potrebbe indurre un giornalista, qualsiasi giornalista, a convincersi che in Italia la libertà di stampa è in serio pericolo. Ma la certezza della bontà del lavoro svolto da Panorama, certificato da una seria e approfondita richiesta di assoluzione pronunciata dal pubblico ministero, ci obbliga a credere che in Appello troveremo giudici sereni”.