La Camera dei Deputati ha respinto la risoluzione di maggioranza sullo scostamento di bilancio. Era necessaria la maggioranza assoluta dei componenti dell’Assemblea: il testo è stato bocciato con 195 sì, 105 astensioni e 19 no.

Nel dettaglio, sono stati 25 i deputati di maggioranza che non hanno partecipato nell’Aula della Camera alla votazione. Scorrendo i tabulati della votazione si evince che il gruppo con più assenti è stato quello della Lega (11), seguito da Forza Italia (9) e cinque di Fratelli d’Italia.

Come conseguenza, il Consiglio dei Ministri si è riunito in fretta e furia e, dopo pochi minuti, ha approvato un nuovo esame del DEF: è stata modificata solo la Relazione sullo scostamento di bilancio.

Ignazio La Russa, presidente del Senato, ha spiegato: “Il governo ha ritenuto opportuno, se non necessario, riconvocarsi per riformulare la relazione sullo scostamento” di Bilancio che alla Camera non ha avuto i numeri necessari per essere approvato “benché noi si sia regolarmente votato, dovremo rivotare sulla nuova relazione” e le risoluzione che verranno depositate. La convocazione dell’Aula è per domani, venerdì 28 aprile, alle 14.

Le reazioni

Chiara Braga, capogruppo del Partito Democratico, ha commentato: “La maggioranza ha fallito. Gli italiani non si meritano questo spettacolo indecoroso di questa maggioranza”.

Maurizio Lupi (NM), però, ha sminuito quanto successo: “è inesperienza, non c’è dietro alcun segnale politico. Con il taglio del numero dei parlamentari il numero dei parlamentari in missione perché impegnati al governo incide maggioramente, specie quando ci sono voti con maggioranze qualificate. Per fortuna il problema si risolve ma occorre convocare un nuovo Consiglio di ministri, che approvi una nuova relazione con un nuovo scostamento diverso anche solo di un euro. Il problema che questo scostamento serviva a tagliare il cuneo fiscale sin da maggio”.

Dose, infine, rincarata da Nicola Frantoianni, segretario di Sinistra Italiana: “Con la bocciatura della risoluzione sullo scostamento di bilancio, c’è il rischio che la maggioranza debba fare un nuovo DEF. Mai successa una cosa simile”.

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