È ricoverato in isolamento nel reparto Malattie Infettive dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce un uomo di circa 70 anni, a cui è stato isolato il microorganismo responsabile del colera.

Le condizioni generali del paziente sono buone, secondo l’ASL della città pugliese. Il dipartimento di Prevenzione ha effettuato “l’indagine epidemiologica da cui risulta che l’uomo avrebbe assunto alimenti a rischio”. Approfondimenti sono, comunque, in corso. Inoltre, per la tipizzazione del vibrione, l’Istituto Superiore di Sanità sta svolgendo ulteriori analisi.

E ancora: l‘Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e della Basilicata condurrà le indagini di laboratorio sugli alimenti consumati dal paziente e sulle acque utilizzate, escludendo l’Acquedotto.

La nota dell’Asl prosegue affermando che poiché il paziente è risultato positivo ad altro microrganismo responsabile di sintomatologia gastroenterica, non si esclude che il vibrio Cholerae isolato sia del tipo non tossigeno e quindi non pericoloso. I familiari dell’uomo sono anch’essi sotto sorveglianza e hanno effettuato esami di laboratorio. Comunque sia, la situazione è sotto controllo sia dal punto di vista sanitario che epidemiologico.

Cos’è il colera?

Il colera è una malattia infettiva acuta dell’intestino causata da un batterio chiamato Vibrio cholerae. Il batterio può essere trovato nell’acqua e negli alimenti contaminati, e viene trasmesso all’uomo attraverso il consumo di questi alimenti o acqua. Il colera si manifesta con diarrea acquosa, vomito e crampi allo stomaco. Nei casi più gravi, il colera può portare a disidratazione grave e shock ipovolemico, che possono essere fatali.

Il colera è una malattia prevenibile. Il vaccino contro il colera è efficace ed è disponibile in molti paesi. Altre misure preventive includono l’accesso all’acqua potabile pulita, il lavaggio delle mani accurato e la cottura di tutti gli alimenti a temperatura elevata.