Le candele di accensione, per quanto di piccole dimensioni, sono un componente elettrico che nei motori a benzina hanno la funzione di far scaturire la scintilla che provoca la combustione del carburante all’interno del cilindro. Le candele si trovano avvitate sulla testa del cilindro dell’auto con la parte inferiore, dove si trovano due elettrodi, che si affaccia direttamente nella camera di combustione.

Tra i due elettrodi viene fatta scaturire una scintilla, che alla fine della fase di compressione, incendia la miscela aria-combustibile che giunge al cilindro attraverso le valvole di aspirazione. Quali motori ad accensione comandata si definiscono quei motori alimentati a benzina, metano o gpl, nei quali la suddetta combustione ha luogo solo in virtù della scintilla generata dalla candela. Questo è anche il motivo per cui questo componente viene tradizionalmente chiamato candela di accensione. Questo dispositivo riceve l’alimentazione elettrica direttamente dalla batteria, che funge da accumulatore elettrico, costantemente ricaricato dall’alternatore.

Poiché le batterie presenti nelle nostre auto sono da 12 Volts e una tensione così bassa non sarebbe in grado di far scaturire una scintilla, entra in gioco la bobina, un autotrasformatore capace di aumentare di almeno 1.000 volte la tensione emessa dalla batteria. Gli elettrodi della candela sono così in grado di generare una tensione di 12.000 Volt, capace di far scoccare la scintilla che provocherà la combustione della miscela aria-combustibile. In alcuni motori di nuova generazione la tensione tra gli elettrodi può arrivare anche ai 30.000 Volt.

Come tutti gli altri componenti dell’auto, anche le candele si sporcano e possono usurarsi, rendendo problematico lo scocco della scintilla. Per prevenire questo problema sul sorgere, è consigliabile far fare un controllo di questi dispositivi ogni 10.000 km percorsi presso un’officina specializzata, in modo che il meccanico possa procedere con la loro pulizia.

Una sostituzione delle candele è in ogni caso consigliabile dopo aver superato il 15.000 km di percorrenza per le auto più vecchie e i 40.000 km per i modelli più recenti. Difficoltà di avviamento del motore, la presenza di sobbalzi o di vibrazioni inconsuete durante la guida, problemi di accelerazione ed inusuale aumento dei consumi a parità di percorrenza: questi sono tutti possibili campanelli d’allarme di un problema alle candele.

Le cause possono essere varie: uso di una benzina di scarsa qualità, con elementi di impurità; usura delle guarnizioni di testa che possono far penetrare fluido refrigerante nella camera di combustione; problemi nel sistema di raffreddamento dell’auto, ecc.

Seppur vendute separatemene, è buona norma sostituire le candele tutte insieme; non è consigliabile far installare sulla propria autovettura candele già usate e di marche diverse, seppur apparentemente identiche tra loro.

La sostituzione ed il controllo delle candele di accensione sono un’operazione fattibile, che può anche essere fatta da soli. Per far questo è necessario tenere a portata di mano il manuale d’uso del proprio veicolo, una chiave a tubo/ a rocchetto, possibilmente un’apposita chiave per le candela o in alternativa una chiave dinamometrica dotata di una presa per candele, un giravite ed un panno. L’operazione va sempre eseguita a motore freddo ed indossando dei guanti per proteggere le mani dal contatto con i liquidi del motore. Con l’attrezzatura vicina procedere come segue.

  • Aprire il cofano, localizzando le candele di accensione nel vano motore. La loro posizione si trova indicata nel manuale d’uso. Un metodo efficace per trovare la loro ubicazione è quello di seguire il percorso dei cavi. Nel caso che le candele siano protette da un tappo o da un coperchio, procedere con loro rimozione. Occorre poi allontanare il cappuccio delle candele, stando attenti a non scordare il cilindro di appartenenza. La presenza di segni di bruciatura intorno alle candele o presso i contatti è segno inequivocabile che il componente va sostituito. Un controllo visivo della punta della candela può essere ugualmente utile per verificare il suo funzionamento. Se l’isolatore della punta del componente è marrone-giallognolo o grigio, non c’è da preoccuparsi. Il colore nero è invece segno che la candela è troppo fredda e che non funziona a dovere.

 

  • Usando la chiave a tubo o a rocchetto o la chiave per le candele, procedere ad allentare le candele per poi svitarle e rimuoverle a mano, pulendo l’eventuale polvere con un panno.

 

  • Avvitare le candele nei rispettivi fori di avvitamento. Prima di fare ciò è consigliabile lubrificarne la superficie. Dopo aver inserito la candela nel suo alloggiamento, essa va ruotata in direzione opposta a quella del serraggio sino a quando le due filettature non saranno allineate.

 

  • Rimontare i tappi e i coperchi, come ultima tappa.

Si può approfittare dell’operazione di sostituzione per una generale verifica dello stato dei cavi e per controllare anche lo stato d’usura di altri componenti del motore, come anche per dare una ripulita generale allontanando col panno polvere ed altre impurità.

Fonti:
https://www.autoparti.it/candele
https://www.infomotori.com/guide/come-cambiare-le-candele-auto-trucchi-e-consigli-di-manutenzione_117066/foto-3/