Un complotto così estremo da sembrare irreale può trasformarsi in un caso federale? Nel 2025, la risposta è sì, secondo le autorità statunitensi. Due giovani texani, Gavin Rivers Weisenburg e Tanner Christopher Thomas, sono stati arrestati e incriminati con accuse gravissime, tra cui cospirazione per omicidio in un Paese estero e produzione di materiale pedopornografico. Le indagini, avviate tra il 2024 e il 2025, hanno ricostruito un progetto che punta a un obiettivo sorprendente e inquietante: prendere il controllo dell’isola di Gonave, ad Haiti, attraverso violenze sistematiche, sterminio degli uomini e schiavitù sessuale di donne e minori.

Secondo gli atti dell’accusa, il presunto piano non sarebbe stato frutto di semplici fantasie, ma il risultato di mesi di preparazione meticolosa. L’inchiesta ha portato alla luce ricerche sulle armi, tentativi di arruolamento per ottenere addestramento militare, analisi delle coste dell’isola e persino l’idea di reclutare persone senza fissa dimora negli Stati Uniti per trasformarle in combattenti.

Gli avvocati dei due indagati respingono fermamente le accuse. “Non hanno mai provato a fare niente di tutto questo”, ha dichiarato l’avvocato di Thomas, John Helms. Per David Finn, legale di Weisenburg, occorre “toccare i freni” e attendere le prove complete, definendo il caso “la cosa più pazza” che molti gli abbiano raccontato.

Il procedimento è complesso, delicato e ancora in corso. Ma i documenti della Procura federale e le ricostruzioni giornalistiche delineano una vicenda che ha immediatamente attirato l’attenzione internazionale.

L’accusa: un piano per conquistare Gonave con violenza estrema

La presunta “missione” avrebbe previsto un progetto radicale: eliminare tutti gli uomini dell’isola haitiana di Gonave e ridurre donne e minori a schiavitù sessuale.
Secondo la Procura federale, si tratterebbe di un piano “estremamente violento”, studiato per stabilire un nuovo controllo territoriale attraverso brutalità sistematiche e sfruttamento permanente (fonte: ABC News).

La stampa italiana, come riportato da TGCom24, conferma la natura cruenta del progetto e parla di conversazioni in cui i due giovani avrebbero discusso apertamente dell’eliminazione degli uomini come primo passo per consolidare il potere.

Un’isola nel mirino: perché proprio Gonave?

Gonave, circa 87.000 abitanti e 290 miglia quadrate, si trova al largo della costa haitiana. Secondo le ricostruzioni, Weisenburg e Thomas la consideravano un obiettivo “conquistabile” per via:

  • della posizione isolata;
  • delle infrastrutture limitate;
  • della presunta assenza di forze di sicurezza organizzate.

Gli investigatori sostengono che i due avessero analizzato mappe, distanze e potenziali punti di sbarco. Il piano prevedeva di sfruttare vulnerabilità logistiche per assumere rapidamente il controllo dell’isola.

Addestramento militare, armi e reclutamento: cosa emerge dalle indagini

Gli atti dell’accusa rivelano una preparazione che avrebbe toccato diversi aspetti operativi:

Thomas e l’Air Force

Tanner Thomas si sarebbe arruolato nell’U.S. Air Force nel gennaio 2025 proprio per ottenere addestramento utile all’attacco. Avrebbe persino richiesto un trasferimento verso Andrews Air Base, a Washington D.C., per facilitare il reclutamento di persone senza fissa dimora da coinvolgere nella missione.

Weisenburg e l’addestramento parallelo

Gavin Weisenburg, invece, avrebbe tentato percorsi diversi:

  • iscrizione a un’accademia dei vigili del fuoco (da cui sarebbe stato espulso);
  • viaggi in Thailandia per prendere lezioni di vela, poi non iniziate per motivi economici;
  • studio di armi e munizioni;
  • tentativi di apprendimento della lingua creola haitiana.

Secondo le autorità, i due avrebbero discusso dell’acquisto di un’imbarcazione e di fasi operative specifiche, preparando una struttura quasi paramilitare.

Le difese: “Un piano irrealizzabile, nessuna intenzione reale”

Secondo le difese, le conversazioni tra i due giovani potrebbero rappresentare fantasie estremizzate, non un complotto operativo. Il processo dovrà chiarire se vi siano state reali concretezze operative oltre a ricerche online e discussioni private.

I reati contestati e le possibili pene

Le accuse principali includono:

  • cospirazione per omicidio, mutilazione o rapimento in un Paese estero;
  • produzione di materiale pedopornografico;
  • tentativi di reclutamento per attività violente.

Secondo la legge federale:

  • la cospirazione per omicidio all’estero può portare fino all’ergastolo;
  • la produzione di materiale pedopornografico comporta pene da 15 a 30 anni.

Se condannati su tutti i capi d’imputazione, Weisenburg e Thomas rischiano potenzialmente la pena massima prevista dal diritto federale.

Curiosità – Lo sapevi che…?

  • L’isola di Gonave fu base strategica anche durante l’epoca coloniale francese, ma oggi resta una delle zone meno sviluppate di Haiti.
  • Alcuni documenti giudiziari statunitensi prevedono l’applicazione extraterritoriale del diritto penale in casi di cospirazioni con effetti all’estero.
  • Dal 2024 gli Stati Uniti hanno aumentato la cooperazione per la sicurezza ad Haiti, in coincidenza con un aumento della violenza nel Paese.