La Corea del Nord ha lanciato un missile balistico al largo della sua costa orientale. Si tratta del primo test del regime di Pyongyang da giugno.

Il lancio è avvenuto dopo che una portaerei statunitense è arrivata in Corea del Sud per partecipare alle esercitazioni congiunte e dopo la visita programmata del vicepresidente Kamala Harris. Seoul ha affermato che il lancio è stato un “atto di grave provocazione”.

L’ONU – ricorda la BBC – vieta alla Corea del Nord di effettuare test di armi balistiche e nucleari.

Nel dettaglio, l’esercito sudcoreano ha affermato di avere rilevato un missile a corto raggio sparato poco prima delle 07:00 ora locale vicino a Taechon, a più di 100 chilometri a nord di Pyongyang. Il missile ha volato per circa 600 km a un’altitudine di 60 km.

In una nota della Corea del Sud si legge che “il nostro esercito mantiene una posizione di piena prontezza e sta collaborando strettamente con gli Stati Uniti mentre rafforza la sorveglianza e la vigilanza”.

La guardia costiera giapponese ha confermato il lancio. Il ministro della Difesa di Tokyo, Yasukazu Hamada, ha affermato che il missile ha raggiunto un’altitudine massima di circa 50 km, cadendo nelle acque al largo della costa orientale della Corea del Nord e al di fuori della zona economica esclusiva del Giappone.

La USS Ronald Reagan a propulsione nucleare ha attraccato venerdì scorso, 23 settembre, nella città portuale meridionale di Busan, per prendere parte a esercitazioni congiunte al largo della costa orientale della Corea del Sud. Le esercitazioni sono per “il bene della pace e della stabilità nella penisola coreana”, secondo la marina sudcoreana.

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