Con i sei casi di Coronavirus riscontrati oggi in Lombardia, è giusto, senza fare allarmismi, dare qualche consiglio in merito alla prevenzione. In funzione di ciò, sono rilevanti i dieci punti di un manifesto messo a punto dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute, diffuso pochi giorni fa e che ha raccolto l’adesione degli ordini profesisonali medici e delle principali società scientifiche.
Silvio Brusaferro, presidente dell’ISS, in merito al decalogo, ha di recente affermato: «L’impegno per prevenire l’epidemia da Sars-Cov-2 passa anche attraverso i comportamenti, che devono essere basati su informazioni corrette. Oggi il virus non circola nel nostro paese (ma sappiamo che da oggi, venerdì 21 febbraio, non è più così, n.d.r.), ma seguire le misure raccomandate, a partire dal lavaggio delle mani, ci aiuta a prevenire questa e anche altre patologie infettive. Questo ‘decalogo’ rappresenta anche un bell’esempio di come istituzioni e professionisti garantiscano risposte unitarie ad una possibile minaccia per la nostra salute».
Ecco i dieci punti del manifesto:
- Lavati spesso le mani;
- Evita il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute;
- Non toccarti occhi, naso e bocca con le mani;
- Copri bocca e naso se starnutisci o tossisci;
- Non prendere farmaci antivirali né antibiotici a meno che siano prescritti dal medico;
- Pulisci le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol;
- Usa la mascherina solo se sospetti di essere malato o assisti persone malate;
- I prodotti Made in China e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi;
- Contatta il Numero Verde 1500 se hai febbre o tosse e sei tornato dalla Cina da meno di 14 giorni;
- Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo Coronavirus.
Da aggiungere, inoltre, che il contagio non avviene andando a mangiare in un ristorante cinese. Infine, per quanto riguarda ciò che sta accadendo in Lombardia, soprattutto nel Lodigiano, ricordiamo quanto raccomandato dalla Regione Lombardia: «Chi ha avuto un contatto diretto con il 38enne deve subito chiamare l’Ats per fare il tampone. Solo chi ha avuto un contatto stretto con l’uomo negli ultimi quindici giorni senta l’ospedale di Codogno o di Lodi per gli accertamenti».
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