È stato dimesso dall’Istituto Spallanzani di Roma il 17enne di Grado Niccolò, bloccato per due volte in Cina a causa della febbre ma risultato poi negativo al test per il Coronavirus. Niccolò può quindi tornare a casa dopo due settimane di isolamento.

Il padre del ragazzo ha detto: «Dopo sei mesi che non lo vedevamo e dopo tutto quello che è successo eè stata un’emozione fortissima riabbracciarlo». E la madre: «Niccolò è contento di riabbracciare tutti quanti finalmente questa disavventura è finita».

Intanto, sono saliti a 191 i casi di pazienti positivi al Coronavirus in Veneto. Lo ha riferito la Regione Veneto. Pertanto, quaranta in più rispetto a ieri, venerdì 28 febbraio. Di queste, 109 sono pazienti asintomatici, 35 ricoverati e 11 in terapia intensiviva. Sei, invece, sono stati dimessi e posti in isolamento fiduciario. Il maggior numero di casi, 13, sono stati registrati nell’area di Treviso.

In totale, i casi di contagio aggiornati dal Dipartimento della Protezione Civile sono 888 (al netto del nuovo aggiornamento dal Veneto), di cui 531 in Lombardia e 145 in Emilia Romagna. I deceduti sono 21, però, ci vorrà la conferma dell’Istituto Superiore di Sanità che stabilirà le cause effettive delle morti.

Infine, è stato registrato un settimo caso di contagio da Coronavirus in Israele, nella città settentrionale di Migdal HaEmek: si tratta di un uomo arrivato lo scorso 22 febbraio da Napoli con volo EasyJet 4849, atterrato a Tel Aviv alle 18. Non è chiaro, però, se l’uomo sia stato contagiato nel capoluogo partenopeo dov’era giunto pochi giorni prima.

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