I presidenti dei gruppi parlamentari della maggioranza che sostiene il Governo Draghi si sono recati al Quirinale per chiedere al presidente della Repubblica Sergio Mattarella di accettare un secondo mandato ed essere votato stasera dalla maggioranza. Il Capo dello Stato ha accettato e, quindi, alle 16.30 comincerà l’ultimo scrutinio che porterà alla rielezione del politico siciliano.

Simona Malpezzi, capogruppo PD al Senato, alla fine dell’incontro ha detto che “tutto è andato bene” e Julia Unterberger (Südtiroler Volkspartei), capogruppo delle Autonomie al Senato, ha raccontato: “Il presidente ha detto che aveva altri piani, ha ringraziato per la stima ma ha detto che se c’è la necessità che lui dia una mano, lui c’è”.

Inoltre, Manfred Schullian, deputato del Misto, ha riportato che “è stato un incontro abbastanza breve. Gli è stato chiesto di mettersi a disposizione e di rinunciare ai suoi piani di vita personali. Ci è sembrato molto tranquillo e sereno”.

Durissime, invece, le parole di Giorgia Meloni ai cronisti, dopo il vertice con i grandi elettori di Fratelli d’Italia, confermando che non voteranno per il Mattarella bis ma sulla scheda scriveranno il nome di Carlo Nordio: “Bisogna rifondare il centrodestra da capo. Per rispetto delle persone che si aspettano un cambiamento. Qua siamo al ‘Nulla cambi perché nulla cambi'”, ha detto la Meloni. Inoltre, il Parlamento è stato “delegittimato”, sottolineando che FDI è stato l’unico partito a non cambiare idea. La Meloni ha poi detto: “Non mi vengano a raccontare gli altri che hanno tutti vinto, questo esito a inizio settimana non lo voleva nessuno, non lo voleva il presidente Mattarella stesso”.

Conferenza stampa anche per Enrico Letta, segretario del Partito Democratico: “La politica italiana è bloccata, il nostro Paese ha bisogno di entrare in una fase nuova, molto importante rispetto a quello che abbiamo vissuto. Dobbiamo cogliere da questa vicenda la necessità di cogliere il meno possibile il trasformismo parlamentare. Il Parlamentare ha bisogno di lavorare in ordine, in una situazione chiara, limitando al massimo la frammentazione. Una delle conseguenze di quello che è successo è che siamo vicini a una riforma parlamentare per limitare il trasformismo”. Letta ha ringraziato poi Mattarella per la sua generosità: “La scelta per la seconda volta del Presidente della Repubblica in carica dimostra la difficoltà della politica e dobbiamo esserne consapevoli”.