Mentre è in corso la settima votazione per l’elezione del Presidente della Repubblica, che si concluderà con una fumata nera, il leader della Lega Matteo Salvini ha aperto alla possibilità del rinnovo del mandato per Sergio Mattarella.

L’ex vicepremier ha, infatti, detto ai giornalisti: “Invece di andare avanti per giorni con veti incrociati, consideriamo se non sia il caso di chiedere a Mattarella ‘ripensaci'”. Salvini ha spiegato che se “la via deve essere quella che porta a Mattarella bisogna farlo con convinzione”. “PD e M5S dicano cosa vogliono fare. I nomi ora li ha fatti la sinistra e poi li hanno ritirati”, ha aggiunto.

Sappiamo già, che il nome dell’attuale Capo dello Stato piace al Partito Democratico, mentre non è di gradimento per Giorgia Meloni, per cui si potrebbe accentuare ancora di più la spaccatura all’interno del centrodestra. Infatti, Giovanni Donzelli, deputato di Fratello d’Italia, si è affrettato ad affermare: “Sbagliato continuare a mettere in mezzo Mattarella. Ha detto che non è disponibile, non è mica un quaquaraqua”.

Il nome di Mattarella è stato fatto stamattina anche da Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria e vicepresidente di Coraggio Italia: “Se non ci diamo una mossa il presidente verrà eletto non dico a furor di popolo, ma a furor di grande elettore. Mattarella è un nome presente in tutte le rose. Se c’è qualche altro nome costruttivo noi siamo qui e lo ascoltiamo, purché abbia una storia e un significato politico, altrimento nelle prossime 24 ore i grandi elettori prenderanno una decisione scavalcando i loro leader”.

In effetti, la sensazione è che se si desse ai grandi elettori la libertà di scegliere un nome, si prospetterebbe una valanga di consensi per Mattarella. Già ci potrebbero essere oltre 400 voti perché PD e M5S parteciperanno alla seconda chiama dopo l’astenzione nella prima.

Articoli correlati