Un caso che molto ha colpito per l’efferatezza del gesto che sarebbe stato compiuto presso un edificio scolastico friulano. Un insegnante, sotto gli occhi degli alunni, invece di aiutare una Tortora in difficoltà, l’avrebbe schiacciata, uccidendola.
Un episodio, così come apparso nella cronaca locale, che ha lasciato sgomenti e che probabilmente farà il suo ingresso presso gli Uffici Giudiziari. Ad annunciare una possibile azione legale è la Lega Nazionale per la Difesa del Cane che si è duramente espressa su quanto successo. Intanto, sempre ad avviso degli animalisti, dovrebbe intervenire subito il dirigente scolastico, trattandosi di ingiustificata e aggravata crudeltà.
Ne è convinta Piera Rosati, presidente della Lega Difesa del Cane, che ricorda alle istituzioni scolastiche di denunciare il gesto.
Recita infatti la legge: Il maltrattamento di animali, in diritto penale, è il reato previsto dall’art. 544-ter del codice penale ai sensi del quale: “1. Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da 3 mesi a 18 mesi o con la multa da 5 000 euro a 30 000 euro. 2. La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi. 3. La pena è aumentata della metà se dai fatti cui al primo comma deriva la morte dell’animale”.
La Lega Difesa del Cane valuterà con i propri legali come far valere in sede giudiziaria il diritto alla vita contro ciò che l’uomo compie in nome della propria superiorità “intellettuale”.
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