• Libero Manuel Winston Reyes, il maggiordomo che uccise la contessa Alberica Filo della Torre.
  • Parla il figlio Manfredi Mattei: “Rabbia e delusione”.
  • Il maggiordomo era stato condannato 20 anni dopo l’omicidio.

Il maggiordomo filippino che, nel 1991, uccise Alberica Filo della Torre nella sua villa all’Olgiata, a Roma, è uscito dal carcere di Rebibbia dopo 10 anni.

Manuel Winston Reyes, infatti, ha usufruito di una serie di sconti di pena e oggi, 11 ottobre, 30 anni dopo l’omicidio – ha strangolato la donna e l’ha colpita con uno zoccolo – è stato liberato.

Manfredi Mattei, figlio 39enne della contessa, intervistato dal Corriere della Sera, ha commentato quanto successo: «Più che rabbia provo rammarico, delusione, sconforto: si assiste sempre al solito sistema dove alla fine nessuno paga o se paga lo fa in modo irrisorio. Roma è una città grande ma può essere anche molto piccola. Se mi dovesse capitare di incontrare Manuel Winston Reyes, l’assassino di mia madre, gli farei i complimenti per avere preso per i fondelli tutti. Per essere riuscito a vivere da uomo libero per oltre 20 anni, per essersi fatto una famiglia e avere dato il nome di mia madre a sua figlia».

Sì, perché ci sono voluti 20 anni alla Giustizia italiana prima di condannare il maggiordomo filippino grazie alle nuove analisi del DNA (quello di Reyes era sul lenzuolo usato per avvolgere il corpo della donna e il suo Rolex). L’accusa, tra l’altro, si era concentrata sul marito, il costruttore Pietro Mattei, il padre di Manfredi: «subì un’autentica persecuzione: gli interrogatori bruschi, i sorrisetti, le allusioni ad amanti inesistenti».

Per il 39enne, invece, le prove a carico del filippino c’erano sin dall’inizio, tra cui una intercettazione telefonica in cui l’assassino chiedeva a un ricettatore in quale modo piazzare i gioielli della contessa: «Era una prova regina fin da subito. Ma incredibilmente il testo della conversazione, mentre sui giornali si sparavano le ipotesi più fantasiose, non era stato né sbobinato né tradotto». Manuel Winston Reyes era stato condannato a 16 anni in primo grado, con sentenza confermata anche in appello.