Nella notte del 24 aprile, Kiev è stata teatro di uno dei più devastanti attacchi russi dall’inizio del conflitto. Un’ondata di missili balistici e droni ha colpito la capitale ucraina, lasciando una scia di distruzione e lutto.
Secondo i servizi di emergenza ucraini, l’attacco ha causato almeno 9 morti e 63 feriti, di cui 42 ricoverati e 6 bambini tra le vittime. L’agenzia di stampa France Presse (AFP) ha riportato che il bilancio, provvisorio, si è aggravato nel corso della notte, con le autorità che denunciano un’offensiva su larga scala mirata a seminare terrore tra i civili.
L’amministrazione militare di Kiev ha confermato che la Russia ha utilizzato un arsenale combinato di 45 droni e missili balistici, rilevati dai sistemi di difesa aerea ucraini.
Distruzione e vittime: il bilancio tragico
Gli attacchi hanno colpito diversi quartieri di Kiev, tra cui il distretto di Svyatoshyn, dove due bambini risultano dispersi sotto le macerie della loro abitazione. Il ministro dell’Interno ucraino, Ihor Klymenko, ha riferito che i raid hanno danneggiato 13 punti strategici della città, tra cui edifici residenziali e infrastrutture critiche. Nelle regioni di Zhytomyr, Dnipropetrovsk, Kharkiv, Poltava, Khmelnytsky, Sumy e Zaporizhzhia, si registrano ulteriori danni e feriti. A Zhytomyr, un soccorritore di 39 anni è stato ferito mentre tentava di spegnere un incendio causato da un precedente raid.
A Kharkiv, il sindaco Igor Terekhov ha denunciato “ripetuti attacchi missilistici” sulla città, sebbene non siano state segnalate vittime immediate.
Le voci dell’Ucraina: accuse e appelli
Il ministro degli Esteri ucraino, Andrii Sybiha, ha reagito con veemenza all’attacco, accusando il presidente russo Vladimir Putin di voler sabotare ogni tentativo di pace. “Putin dimostra con le sue azioni, non con le parole, che non rispetta alcun tentativo di creare la pace e che vuole solo continuare la guerra”, ha dichiarato Sybiha sui social media. Il ministro ha criticato le “richieste massimaliste” di Mosca, come il ritiro dell’Ucraina dai propri territori occupati, definendole un ostacolo insormontabile per i negoziati.
Sybiha ha sottolineato che “la debolezza e le concessioni non fermeranno il terrore e l’aggressione di Putin. Solo la forza e la pressione lo faranno”.
Anche Andriy Yermak, capo dell’ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha condannato l’offensiva, sottolineando che “la Russia sta attaccando Kiev, Kharkiv e altre città con missili e droni”. In un comunicato su Telegram, Yermak ha descritto l’attacco come un’azione deliberata per colpire i civili e destabilizzare l’Ucraina, chiedendo una risposta internazionale più incisiva.
Il contesto: un’escalation che sfida la diplomazia
L’attacco arriva in un momento critico per i negoziati di pace, con gli Stati Uniti che stanno cercando di mediare un cessate il fuoco tra Russia e Ucraina. Secondo l’AFP, l’offensiva getta ulteriori dubbi sugli sforzi diplomatici, già fragili, guidati da Washington. Poche ore prima dell’attacco, il presidente americano Donald Trump aveva accusato Zelensky di ostacolare un accordo, citando il rifiuto di Kiev di accettare l’occupazione russa della Crimea. L’attacco sembra una risposta diretta a queste tensioni, con Mosca che intensifica la pressione militare.
Il Segretario di Stato americano Marco Rubio ha smentito voci su presunte discussioni alla Casa Bianca per revocare le sanzioni al gasdotto Nord Stream 2 come parte di un accordo con la Russia, definendo tali notizie “inequivocabilmente false”.
Impatti e reazioni internazionali
Gli attacchi hanno causato danni significativi alle infrastrutture energetiche ucraine, con l’operatore energetico Dtek che ha segnalato blackout in diverse regioni, inclusa quella di Kiev. La Polonia, in risposta ai raid, ha fatto decollare i suoi jet da combattimento, mobilitando tutte le forze disponibili per monitorare la situazione al confine con l’Ucraina.
Sul piano internazionale, l’attacco ha suscitato condanne unanimi. La portavoce ad interim della NATO, Allison Hart, ha descritto le scene di Sumy – colpita pochi giorni prima con 34 morti – come “orribili”, esprimendo solidarietà al popolo ucraino. Il presidente francese Emmanuel Macron e il probabile nuovo cancelliere tedesco Friedrich Merz hanno definito gli attacchi russi “crimini di guerra”.
Commenta con Facebook