E’ il ministro della difesa, Roberta Pinotti, durante il question time alla Camera dei Deputati a fare il punto sull’utilizzo delle basi italiane nella guerra in Libia.

“Il Governo e’ pronto a valutare positivamente – ha detto il ministro – un’eventuale richiesta di uso delle basi e dello spazio aereo se fosse funzionale a una più rapida e efficace conclusione dell’operazione in corso” da parte degli Usa in Libia contro l’Isis”.

“Il governo ritiene che il successo della lotta per l’eliminazione delle centrali terroristiche in Libia sia di fondamentale importanza – ha continuato Pinotti – per la sicurezza non solo di quel paese ma anche dell’Europa e dell’Italia”.

“Aggiunto – ha continuato – che l’Italia è convintamente parte della lotta anti-Isis e con altrettanta determinazione sostiene come fondamentale il coinvolgimento diretto e attivo delle popolazioni e dei governi locali nella lotta al terrorismo cui dare, su specifica richiesta, il necessario supporto”.

Secondo il ministro della Difesa: “tale  richiesta di supporto emerge chiaramente dalle parole del presidente Serraj” e “per tali ragioni il governo mantiene aperta una linea di dialogo diretta e assidua sia con controparte libica e sia con gli alleati americani per verificare lo sviluppo delle operazioni e l’eventuale esigenza di supporto indiretto”.

Per raggiungere la Libia dalla base americana di Sigonella, in provincia di Catania, bastano 20 minuti di volo. E’ lì che infiamma la battaglia contro lo Stato Islamico.

La struttura che si trova a pochi chilometri da Catania, da quando esiste, ha sempre avuto un ruolo strategico nelle grandi manovre d’intelligence nel Mediterraneo e adesso gli occhi del mondo sono puntati nuovamente sulla base.

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