L’alleanza atlantica rafforza la difesa del fianco est: caccia, sistemi antiaerei e nuove misure di sicurezza dopo la violazione dello spazio aereo polacco.

Nei cieli dell’Europa orientale si gioca una delle partite più delicate della sicurezza internazionale. Nella notte tra il 9 e il 10 settembre, diciannove droni russi hanno oltrepassato lo spazio aereo polacco durante le esercitazioni militari in Bielorussia. L’episodio ha innescato una reazione immediata da parte della Nato, che ha annunciato il lancio dell’Operazione Eastern Sentry, un piano di difesa congiunto per rafforzare i confini orientali dell’Alleanza.

L’arrivo dei primi mezzi militari

Lo Stato maggiore dell’esercito polacco ha diffuso un video che mostra l’atterraggio di un aereo da trasporto francese A400M a Minsk Mazowiecki. A bordo, armamenti destinati ai caccia Rafale già presenti in Polonia. “Questa è una risposta concreta che dimostra che l’unità dell’Alleanza si traduce in una reale difesa dei nostri confini. ‘Eastern Sentry’ non è solo una nuova iniziativa, è un segnale chiaro: i confini della Nato sono inviolabili e la sicurezza dei nostri cittadini rimane una priorità”, ha scritto il Comando Operativo delle Forze Armate Polacche su X.

Secondo i media polacchi, alla missione partecipano Danimarca, Francia, Germania e Regno Unito, insieme ad altri Paesi alleati.

La posizione della Nato e degli Stati Uniti

Il segretario generale della Nato, Mark Rutte, ha sottolineato che l’operazione mira a “rafforzare ulteriormente la nostra posizione lungo il fianco orientale”. Una linea confermata anche da Washington.

Alla riunione straordinaria del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, la Rappresentante Usa Dorothy Shea ha dichiarato: “Siatene certi, difenderemo ogni centimetro del territorio alleato”.

Shea ha poi condannato con fermezza la violazione russa: “I continui raid in Ucraina, a cui si aggiunge ora la violazione dello spazio aereo di un alleato americano, intenzionalmente o altro, dimostra una mancanza di rispetto immensa per gli sforzi in buona fede degli Stati Uniti per porre fine al conflitto”.

La voce dell’Ucraina

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è intervenuto durante l’incontro annuale della Strategia Europea di Yalta a Kiev, rilanciando la richiesta di una protezione aerea congiunta: “Offriamo ai nostri partner un modo per costringere la Russia a porre fine al suo terrore aereo: proteggere insieme i cieli. Proteggere l’Ucraina e i nostri vicini, Polonia e Romania, dalle minacce russe nei cieli. Con i sistemi e gli aerei statunitensi, integrati con l’Europa, possiamo privare la guerra di Putin di significato e costringerla a finire”.

Zelensky ha inoltre sottolineato l’assenza di conseguenze immediate per Mosca: “È stato deliberato. Diciannove droni russi contro la Polonia dal territorio di due Stati, Ucraina e Bielorussia, durante le esercitazioni militari russe in Bielorussia. La Nato ha fatto decollare i suoi jet. Eppure, nessuna conseguenza per la Russia”.

La posizione della Polonia

Varsavia ha reagito con fermezza. Alla riunione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, il viceministro degli Esteri Marcin Bosacki ha dichiarato: “La violazione dello spazio aereo polacco costituisce una violazione del diritto internazionale e un’escalation destabilizzante del conflitto”.

Il ministro degli Esteri Radoslaw Sikorski ha scritto in un messaggio su X: “Il governo russo suggerisce che i droni russi abbiano violato lo spazio aereo polacco per errore, mentre l’ambasciatore russo all’Onu sostiene che i droni russi non abbiano potuto fisicamente raggiungere la Polonia. A quale bugia russa dovremmo credere?”.

Durante la celebrazione della Giornata delle forze terrestri centrali a Cracovia, il ministro della Difesa Wladyslaw Kosiniak-Kamysz ha definito l’episodio “una provocazione russa su larga scala”. Ha aggiunto: “Dobbiamo comunicarlo in modo molto chiaro e inequivocabile. Questo attacco aveva lo scopo di testare diversi aspetti: l’efficienza della Nato, la nostra risposta e la nostra capacità di cooperazione”.

Kosiniak-Kamysz ha inoltre annunciato un’accelerazione nei piani di ammodernamento militare: “Stiamo costruendo una difesa aerea multistrato dello Stato polacco, composta da diversi elementi, inclusi sistemi a corto raggio e tecnologie anti-droni inserite nel programma East Shield”.

Le implicazioni per la sicurezza europea

La violazione dello spazio aereo polacco ha mostrato come la guerra in Ucraina abbia effetti diretti sui Paesi vicini. Per Varsavia, ma anche per Romania e Stati baltici, il rischio di incidenti o provocazioni resta alto. La risposta Nato con l’Operazione Eastern Sentry non rappresenta solo un rafforzamento militare, ma anche un messaggio politico: l’Alleanza resta unita e pronta a difendere i propri confini.

FAQ

Cosa prevede l’Operazione Eastern Sentry?
Un rafforzamento militare sul fianco orientale della Nato con mezzi aerei, sistemi di difesa e supporto logistico.

Perché la Polonia è al centro della crisi?
Perché è un Paese confinante con Ucraina e Bielorussia, quindi esposto a intrusioni e provocazioni militari.

Qual è la posizione della Nato?
Difendere ogni centimetro di territorio alleato, come ribadito da Mark Rutte e dagli Stati Uniti.

Ci saranno nuove misure di sicurezza in Polonia?
Sì, il ministro della Difesa ha annunciato il potenziamento della difesa aerea multistrato e del programma East Shield.