Elon Musk è il nuovo proprietario di Twitter e ha già licenziato tre top manager: l’amministratore delegato Parag Agrawal, il direttore finanziario Ned Segal e il consigliere generale Vijaya Gadde che ha avuto un ruolo chiave nella rimozione dell’ex presidente degli USA Donald Trump dalla piattaforma.
Costo dell’operazione? 44 miliardi di dollari. Ad annunciare l’accordo è stato lo stesso imprenditore sudafricano su Twitter: “the bird is freed“, l’uccello è stato liberato. Il messaggio è evidente: Musk vuole maggiore libertà di parola.
Ci saranno tagli aziendali?
Non è chiaro se ci sarà presto un taglio di posti di lavori. Come riportato dalla BBC, Ross Gerber, presidente e amministratore delegato di Gerber Kawasaki Wealth and Investment Management, e azionista sia di Twitter che dell’altra società di Musk, Tesla, ha affermato che il 75% del personale dell’azienda potrebbe perdere il posto. Tuttavia, le decisioni dipenderanno dal merito: “Ci sono molte persone di talento che lavorano a Twitter, soprattutto dal punto di vista ingegneristico e la nuova proprietà vuole mantenere quanto più talento possibile”. Quindi, probabilmente, i tagli riguarderanno in particolare i product manager.
Perché Elon Musk ha acquistato Twitter?
Elon Musk, che già sul social media è Chief Twit, ha affermato di avere acquistato Twitter per aiutare l’umanità con l’obiettivo che “la civiltà abbia una piazza comune digitale”.
Inoltre, Musk ha pure detto che Twitter è “una risorsa che è rimasta a lungo languida, ma ha un potenziale incredibile, anche se ovviamente io e gli altri investitori stiamo pagando più del dovuto in questo momento”.
Infine, da segnalare l’avvertimento di Thierry Breton, commissario europeo per il mercato interno: “In Europa l’uccellino volerà secondo le nostre regole”. Breton, quindi, fa riferimento al Digital Service Act varato nella scorsa primavera dall’esecutivo europeo, il nuovo regolamento europeo sui servizi digitali che prevede obblighi proporzionati alla dimensione della piattaforma.
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