La Russia dovrebbe restituire i territori occupati all’Ucraina come parte di un accordo di pace. Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in un’intervista alla TV americana PBS, aggiungendo di avere avuto “discussioni molto ampie” con Vladimir Putin in Uzbekistan.
Erdogan ha spiegato: “In effetti, mi sta dimostrando che è disposto a porre fine a tutto questo il prima possibile”, rimarcando che Putin ha fatto pressioni sulla Turchia come mediatore nel conflitto. “Questa è stata la mia impressione, perché il modo in cui stanno andando le cose in questo momento è piuttosto problematico”.
Bombardamenti nel Lugansk
Intanto, proseguono i bombardamenti e, purtroppo: 7 civili, tra cui 3 bambini, sono morti a seguito di un bombardamento ucraino sulla città di Krasnorichenske, nella regione di Lugansk controllata dalle milizie filo-russe. Ne hanno dato notizia le autorità filo-russe, ricordando sempre che non è possibile verificare i fatti in modo autonomo.
Rodión Miroshnik, l’ambasciatore in Russia della regione separatista, ha denunciato che l’esercito ucraino ha intensificato gli attacchi contro questa regione dopo l’annuncio del giorno prima di un referendum per l’adesione di Lugansk e Donetsk alla Russia.
Sempre più armi dal Regno Unito per Kiev
Si è appreso, poi che il Regno Unito si è impegnato a replicare anche nel 2023 gli aiuti militari già forniti quest’anno per un valore di 2.622 milioni di euro (2.300 milioni di sterline). Lo ha riferito il governo britannico prima della visita del Primo Ministro, Liz Truss, all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Truss vuole utilizzare la sua visita a New York per rafforzare l’impegno del Regno Unito per la sicurezza e l’integrità territoriale dell’Ucraina, nonché per continuare il sostegno militare, umanitario e politico a Kiev.
La prima ministra britannica chiederà ai leader mondiali che è necessario eliminare la dipendenza energetica della Russia per porre fine al ricatto economico del Cremlino.
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