Una nuova casa può davvero cambiare il destino di una famiglia? È questa la domanda che in molti si pongono da quando è emersa la notizia della possibile svolta nel caso ormai noto come quello della “famiglia nel bosco”.

Nathan Trevallion e Catherine Birmingham, i due genitori australiani che avevano scelto di vivere con i loro figli nei boschi dell’Abruzzo, potrebbero presto voltare pagina. Dopo settimane di tensioni e attenzione mediatica, arriva un segnale di apertura: una nuova sistemazione abitativa, più stabile e sicura, potrebbe rappresentare la chiave per riunire la famiglia.

A dare l’annuncio è stato Giuseppe Rosario Masciulli, sindaco di Palmoli, piccolo comune in provincia di Chieti, dove la famiglia si era stabilita in modo non convenzionale. Intervenendo il 28 novembre alla trasmissione Storie Italiane su Rai1, il primo cittadino ha espresso la sua soddisfazione per quello che definisce un vero cambio di rotta da parte dei genitori.

“Sono felicissimo”, ha dichiarato Masciulli, riferendosi al nuovo atteggiamento della coppia. Secondo il sindaco, la decisione di valutare un’abitazione più sicura rappresenta un primo passo importante per affrontare le criticità sollevate dalle autorità giudiziarie.

Un segnale concreto: visionato un casolare in campagna

La notizia più significativa arriva proprio dal sindaco: Nathan Trevallion avrebbe recentemente visionato un casolare situato in una zona rurale, messo a disposizione da un imprenditore locale. Non si tratta di una casa qualunque, ma di un’abitazione che sembra rispettare le esigenze della famiglia, da sempre orientata verso uno stile di vita essenziale e a stretto contatto con la natura. “Un casolare in campagna, ancora più affine al loro modo di vedere la vita, con un’ampia pertinenza e una sorgente accanto alla casa”, ha spiegato Masciulli, sottolineando come questa soluzione potrebbe realmente conciliare la filosofia dei genitori con le esigenze di sicurezza richieste dai servizi sociali.

Il primo cittadino ha anche aggiunto di aver parlato direttamente con il proprietario dell’immobile. Quest’ultimo ha confermato che Trevallion ha mostrato interesse e apprezzamento per la struttura, e che dovrebbe tornare nei prossimi giorni per valutare meglio anche l’ambiente circostante.

Ricongiungimento familiare: un obiettivo possibile?

Il caso della famiglia australiana aveva suscitato forti reazioni nell’opinione pubblica. Tre figli, di 6 e 8 anni, erano stati allontanati dalla coppia per motivi legati alla sicurezza abitativa. L’assenza di un domicilio considerato idoneo aveva infatti spinto le autorità a intervenire.

Secondo quanto riportato dal sindaco Masciulli, i genitori avrebbero riflettuto a lungo sulle proposte ricevute e sulle conseguenze legate al procedimento giudiziario in corso. “Il primo passaggio è garantire a tutta la famiglia un luogo sicuro in cui abitare”, ha dichiarato il sindaco, che si è detto fiducioso rispetto alla possibilità di un ricongiungimento.

Una comunità partecipe e un’amministrazione attenta

Il caso ha coinvolto non solo le istituzioni giudiziarie, ma anche la comunità locale. Il gesto dell’imprenditore che ha messo a disposizione il casolare è un esempio di come il territorio si sia mobilitato per offrire una seconda possibilità. Il sindaco di Palmoli, fin dall’inizio, ha cercato di favorire un dialogo costruttivo tra le parti, puntando a una soluzione che rispetti sia i diritti dei genitori sia le esigenze di protezione dei minori.

“Se questa ipotesi andrà a buon fine, sarà un passaggio fondamentale per la risoluzione”, ha concluso Masciulli, lasciando intendere che l’ultima parola spetterà comunque alle autorità competenti. Il ricongiungimento familiare resta quindi l’obiettivo finale, ma potrà realizzarsi solo dopo una valutazione attenta del nuovo contesto abitativo e delle condizioni generali offerte dalla famiglia.

Fonte: Virgilio Notizie

Lo sapevi che…?

  • Il caso della “famiglia nel bosco” ha attirato l’attenzione dei media italiani per settimane, generando un ampio dibattito sull’educazione alternativa e i diritti dei minori.
  • Palmoli è un piccolo comune di circa 900 abitanti in provincia di Chieti, nel cuore dell’entroterra abruzzese.
  • In Italia, i servizi sociali possono intervenire per allontanare i minori in presenza di condizioni abitative ritenute pericolose o inadeguate.
  • Il nome di Nathan Trevallion è già comparso in diverse iniziative ecologiste e comunitarie in Australia, prima del trasferimento in Europa.
  • L’Italia non è nuova a casi simili: nel 2021 una coppia fu allontanata con i figli dalla Valchiusella per motivi legati alla sicurezza.

FAQ – Domande frequenti

  • Chi è la famiglia nel bosco?
Una coppia australiana con tre figli che aveva scelto di vivere in un bosco nei pressi di Palmoli, in Abruzzo, secondo uno stile di vita alternativo.
  • Perché i figli sono stati allontanati?
Perché le autorità giudiziarie hanno ritenuto inadeguata la sistemazione abitativa in cui vivevano, potenzialmente pericolosa per i minori.
  • Cos’è cambiato oggi?
Il sindaco ha annunciato che il padre, Nathan Trevallion, ha visionato un casolare che potrebbe essere idoneo come nuova casa per tutta la famiglia.
  • Chi ha offerto il casolare?
Un imprenditore privato locale, che ha messo a disposizione l’immobile a titolo volontario.
  • Cosa succede ora?
Se la casa sarà considerata adatta e i genitori collaborativi, il tribunale potrà valutare il ricongiungimento con i figli.