In un momento in cui la guerra in Ucraina continua senza segnali concreti di tregua, un incontro inaspettato a Parigi – raccontato dal Daily Mail – ha riacceso l’attenzione sull’enigmatica vita privata di Vladimir Putin.

Luiza Rozova, conosciuta anche come Elizaveta Krivonogikh, figlia non riconosciuta del presidente russo, è stata avvicinata nelle strade della capitale francese da un giornalista ucraino in lutto per la perdita del fratello, ucciso in un attacco missilistico russo. Il confronto, carico di tensione e dolore, si è trasformato in un momento simbolico di richiesta di responsabilità morale da parte delle nuove generazioni collegate, anche indirettamente, ai leader di questo conflitto.

L’incontro: dolore, domande e silenzi

Dmytro Sviatnenko, reporter per il canale televisivo TSN, ha riconosciuto Luiza per le strade di Parigi. Il fratello del giornalista, Volodymyr, era stato ucciso a novembre in un bombardamento ordinato da Mosca. Spinto dalla rabbia e dal dolore, Sviatnenko ha chiesto alla giovane di prendere posizione contro la guerra voluta da suo padre.
«Tre settimane fa, tuo padre ha ucciso mio fratello», ha esordito Sviatnenko, in un’intervista improvvisata ma carica di significato.
«Almeno potresti chiamarlo adesso e dirgli: “Papà, smettila di bombardare Kyiv”», ha insistito il giornalista.
La risposta di Luiza, visibilmente a disagio, è stata un semplice: «Beh, certo», ripetuto due volte. Il tono suggeriva un senso di impotenza, forse rassegnazione.

Chi è Luiza Rozova: tra lusso, silenzio e fuga dalla notorietà

Nata da una relazione extraconiugale tra Putin e Svetlana Krivonogikh, un’ex donna delle pulizie diventata milionaria, Luiza Rozova è stata per anni avvolta nel mistero. Il presidente russo non l’ha mai riconosciuta pubblicamente, ma la somiglianza con lui è evidente nelle foto. Dopo la rivelazione della sua identità nel 2020, Luiza era diventata attiva sui social media, condividendo scorci di una vita fatta di jet privati, moda di lusso e feste esclusive.

Aveva anche un proprio marchio di moda e lavorava come DJ. Tuttavia, poco prima dell’inizio della guerra in Ucraina, è scomparsa dai radar mediatici. Secondo il giornalista Andrei Zakharov, «qualcosa è successo nell’ottobre 2021. Ha cancellato il suo account Instagram e non è più apparsa in pubblico. Sembra che qualcuno le abbia detto: ‘Fermati’».

La guerra in Ucraina continua: nessuna tregua all’orizzonte

Il confronto tra Sviatnenko e Luiza avviene mentre il conflitto entra in una fase invernale incerta. Le forze russe hanno intensificato gli attacchi con missili e droni su città come Kharkiv, Odessa e nella regione di Donetsk, causando nuove vittime civili e danni gravi alle infrastrutture energetiche.

Nonostante alcune dichiarazioni pubbliche da parte di Mosca e Kyiv su una possibile apertura al dialogo, non esiste al momento alcun segnale concreto di negoziati reali. L’Ucraina ha ribadito il rifiuto di qualsiasi accordo che congeli il conflitto sulle attuali linee del fronte, mentre il Cremlino continua a proporre condizioni considerate inaccettabili. Secondo diplomatici europei e statunitensi, una vera trattativa di pace appare ancora lontana, soprattutto mentre le operazioni militari proseguono con regolarità.

“Non posso aiutarvi. Mi dispiace”

Quando il giornalista ha suggerito che la presenza di Luiza a Kyiv o in una zona di conflitto come Pokrovsk potrebbe avere un impatto simbolico maggiore di qualsiasi sistema di difesa, la giovane ha risposto: «Come potrei andarci ora?». Alla proposta provocatoria di acquistare personalmente il biglietto aereo, Sviatnenko ha ricordato che l’aeroporto di Kyiv è chiuso da quasi quattro anni. La risposta definitiva di Luiza è stata: «Purtroppo, non posso aiutarvi. Mi dispiace davvero».

Luiza Rozova

Luiza Rozova

Un finale freddo e carico di distanza

Alla domanda su eventuali discussioni familiari sul conflitto, Luiza ha replicato: «Mi dispiace davvero, ma non posso rispondere alla sua domanda. Penso di aver già parlato abbastanza. Mi dispiace davvero che questo stia accadendo. Purtroppo, non sono responsabile per questa situazione. Sono contenta che lei abbia avuto il coraggio di venire a parlarmi, ma purtroppo…». Il dialogo si è concluso con un saluto freddo: «Buona serata». A cui il giornalista ha aggiunto: «Almeno per un giorno…»

Parigi, non Mosca: un’esistenza occidentale lontana dal Cremlino

Alla domanda su perché viva a Parigi invece che in Russia, Luiza ha risposto semplicemente: «Non sono di Mosca». Quando il giornalista ha specificato “San Pietroburgo”, ha replicato: «Beh, quando ero studentessa, ho deciso di trasferirmi a Parigi».  Nel frattempo, in Francia, utilizza il cognome “Rudnova”, lo stesso di un amico stretto di Putin. Lavora in due gallerie d’arte e mantiene un profilo estremamente basso.

Approfondimenti

Le donne di Putin

In un alone di mistero e potere, le donne legate a Vladimir Putin continuano a incarnare il volto privato del leader russo. Alina Kabaeva, ex ginnasta olimpica e presunta compagna dal 2008, vive tra lusso svizzero e residenze protette, con due figli nati in gran segreto. Accanto a lei, le figlie Marija e Katerina, nate dal matrimonio con Ljudmila Škrebneva (divorzio 2013), sono cresciute lontane dai riflettori: laureate, ricercatrici sotto falso nome, oggi sotto scorta massima dopo l’invasione dell’Ucraina. Figure silenziose ma strategiche, rappresentano l’unico punto vulnerabile di un uomo che ha fatto del controllo assoluto la propria firma.

I figli di Putin

Vladimir Putin ha tre figli ufficialmente riconosciuti, ma la sua vita privata rimane avvolta nel mistero. La figlia maggiore, Maria, si è mantenuta lontana dai riflettori, lavorando nel settore medico. La secondogenita, Katerina, è coinvolta in ambiti culturali e imprenditoriali, spesso al centro di speculazioni mediatiche per la sua influenza. Nel 2012 è nato il figlio adottivo, confermando la discrezione del leader russo sulla sua famiglia.