Dieci quintali di legna sequestrati

Furto di legna, in pochi lo sanno ma si va agli arresti

Un provvedimento reso necessario a seguito dei gravi e ripetuti danni arrecati  dai cospicui furti di legna che si registrano in Italia.

Alberi abbattuti spesso in zone protette, comunque in violazione della normativa in vigore. Il bosco, infatti, è un elemento vivo che svolge importanti funzioni; basti pensare al dissesto idreogeologico. Per questo la normativa è particolarmente severa, prevedendo, tra l’altro, l’arresto in flagranza di reato.

L’ultimo caso del quale si ha notizia è avvenuto in provincia di Cosenza. Un uomo, riferiscono i Carabinieri Forestali, è stato sorpreso dai militari della Stazione di Rossano in flagranza di reato. Il soggetto sembra stesse tagliando piante di Cerro. Si tratta di una quercia diffusa nell’Europa centro meridionale, i cui boschi sono in grado di ospitare una notevole varietà di fauna.

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Il soggetto, ora denunciato, dovrà difendersi dall’accusa di furto aggravato di legname. Il bosco ricadeva in una proprietà comunale peraltro sottoposta a vincolo paesaggistico ambientale. L’uomo, tratto in arresto è stato posto in libertà ai sensi dell’art 121 disp. att. Cpp. I Carabinieri Forestali hanno proceduto al sequestro di 10 quintali di legna, 22 piante abbattute e ritrovate sul letto di caduta oltre che la stessa motosega che sarebbe stata usata per il taglio.

L’uomo e’ stato altresì deferito per distruzione o deturpamento di bellezze naturali, opere eseguite in assenza di autorizzazione su beni paesaggistici.

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