Una nuova fiammata di violenza ha spezzato la fragile tregua nella Striscia di Gaza. A Rafah, nel sud dell’enclave palestinese, un mezzo del genio militare israeliano è stato colpito in un attacco che ha riacceso le ostilità tra Israele e Hamas. Mentre il governo di Benjamin Netanyahu valuta la risposta, l’escalation appare sempre più vicina.

Hamas rompe il cessate il fuoco? Israele risponde con raid aerei

Secondo quanto riportato da fonti israeliane, l’episodio che ha innescato la nuova crisi sarebbe un attacco armato condotto da miliziani di Hamas contro un veicolo militare dell’IDF (le Forze di Difesa Israeliane) a Rafah. L’attacco, che avrebbe coinvolto anche un’esplosione — forse causata da un razzo anticarro — ha portato l’esercito israeliano a reagire immediatamente.

“Hamas ha violato il cessate il fuoco con un incidente tra combattenti dell’IDF e terroristi che hanno aperto il fuoco contro un mezzo del genio a Rafah. In risposta, l’aeronautica ha attaccato l’area di Rafah”, si legge in un comunicato ufficiale.

Secondo l’emittente araba Al Arabiya, l’IDF avrebbe condotto tre attacchi aerei mirati nella zona sud della Striscia di Gaza. Anche Channel 12 conferma la reazione militare, precisando che l’operazione è stata motivata da “violazioni del cessate il fuoco” da parte di Hamas.

Molteplici attacchi contro l’IDF: lo conferma un funzionario militare

Un alto funzionario dell’esercito israeliano ha riferito all’agenzia AFP che l’organizzazione palestinese ha condotto “molteplici attacchi contro le forze israeliane oltre la Linea Gialla”, una zona considerata di sicurezza nella quale le forze israeliane mantengono le proprie posizioni.

Netanyahu e il governo in riunione d’emergenza

Alla luce dell’incidente, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa Yoav Gallant si sono riuniti con il gabinetto di sicurezza per valutare la situazione. È in corso un’analisi sulla natura della risposta e sull’eventuale ripresa delle operazioni militari su larga scala.

Le pressioni politiche interne sono fortissime. Il ministro della Sicurezza Nazionale, Itamar Ben-Gvir, ha pubblicamente sollecitato Netanyahu a un’azione più incisiva: “Invito il primo ministro a ordinare alle IDF la ripresa completa delle operazioni di combattimento nella Striscia con la massima forza”. Il tono si fa ancor più duro con la sua accusa: “Le false illusioni secondo cui Hamas potrebbe cambiare i suoi comportamenti, o persino rispettare l’accordo che ha firmato, si rivelano, come previsto, pericolose per la nostra sicurezza”.

Sulla stessa linea anche il ministro delle Finanze, Bezalel Smotrich, che si è limitato a una sola parola scritta sui social: “Guerra!”.

Hamas nega: “Israele sta cercando scuse”

Dal canto suo, Hamas respinge ogni accusa. Il movimento islamico palestinese ha pubblicato una dichiarazione in cui nega categoricamente di aver violato il cessate il fuoco. Secondo quanto riportato da diverse agenzie, Hamas smentisce le affermazioni del Dipartimento di Stato americano che aveva parlato di una “imminente violazione”.

“Hamas respinge queste accuse contenute nella dichiarazione del Dipartimento di Stato americano e nega categoricamente le affermazioni relative a un ‘attacco imminente’ o a una ‘violazione dell’accordo di cessate il fuoco’”, si legge nel comunicato.

Izzat al-Rishq, esponente di spicco del movimento, ha rincarato la dose dichiarando: “L’organizzazione è impegnata a rispettare l’accordo di cessate il fuoco, mentre Israele è quello che continua a violarlo e a cercare false scuse per giustificare i propri crimini”. Secondo Al-Rishq, le recenti mosse del governo israeliano sarebbero dettate da “pressioni interne sulla coalizione” che sostiene Netanyahu.

“La Guerra della Rinascita”: il nuovo nome scelto da Netanyahu

Prima ancora degli eventi a Rafah, durante la consueta riunione settimanale del governo, il premier Netanyahu aveva lanciato un segnale politico importante. “Oggi porto all’approvazione del governo la proposta di dare alla guerra un nome ufficiale e permanente: ‘La Guerra della Rinascita‘”, ha dichiarato in un video diffuso dal suo ufficio.

Il nome vuole evocare una fase nuova per Israele, dopo il devastante attacco del 7 ottobre 2023 da parte di Hamas. “Ci siamo rialzati dal terribile disastro del 7 ottobre”, ha affermato Netanyahu, lasciando intendere che la fase più intensa del conflitto potrebbe avviarsi alla conclusione, seppur con esiti ancora incerti.

FAQ

Chi ha violato il cessate il fuoco a Gaza?
Secondo Israele, Hamas ha aperto il fuoco contro un mezzo del genio a Rafah. Hamas nega ogni responsabilità.

Cosa è successo a Rafah?
Un veicolo militare israeliano è stato colpito, probabilmente da un razzo anticarro. Israele ha risposto con attacchi aerei.

Cosa dice il governo israeliano?
Netanyahu è in riunione con il suo gabinetto di sicurezza per decidere la risposta. Alcuni ministri chiedono l’offensiva totale.

Hamas come ha reagito?
Hamas afferma di rispettare il cessate il fuoco e accusa Israele di provocazioni e crimini.

Cosa significa “Guerra della Rinascita”?
È il nome ufficiale proposto da Netanyahu per la guerra iniziata il 7 ottobre 2023, come simbolo di ripresa nazionale.