Un attacco aereo russo in una zona residenziale rurale nella regione di Kiev ha ucciso almeno sette persone, compresi due bambini. Ne ha dato notizia la Polizia di stato ucraina. Il bombardamento ha interessato il villaggio di Markhalivka, a circa 10 chilometri dalla periferia sud-occidentale della capitale del Paese.

Inoltre, i servizi di emergenza statali ucraini (SES) hanno comunicato che sotto le macerie delle case a Borodyanka, sempre nella regione di Kiev, potrebbero esserci circa 100 persone. I soccorritori hanno provato a raggiungere il luogo dell’incidente ma sono stati colpiti dalle truppe russe, come riportato dalla portavoce del SES, Victoria Ruban.

Sul fronte della deterrenza, i Paesi del G7 hanno annunciato che “continueranno ad imporre ulteriori, severe sanzioni in risposta all’aggressione russa” che è stata “facilitata dal regime di Lukashenko in Bielorussia“. I G7 promettono anche di “contrastare la campagna di disinformazione” di Mosca.

Sul fronte della diplomazia, il consigliere del Presidente ucraino, Mykhailo Podolyak, ha affermato  che “non abbiamo alcuna fiducia nella Federazione russa, quindi abbiamo bisogno di un mediatore internazionale responsabile” che partecipi ai negoziati con Mosca.

I colloqui, si è appreso, potrebbero già riprendere in questo fine settiana, sempre in una località della Bielorussia, visto che la Russia ha detto no alla possibilità che avvengano altrove. Kiev, invece, ha proposto che i futuri negoziati si tengano in Turchia, Polonia o Ungheria. Anche se il secondo ciclo dei negoziati è stato “costruttivo”, con la promessa dei corridoi umanitari, Kiev non vuole accettare le richieste della Russia.

 

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