Da quando la Russia ha invaso l’Ucraina ci sarebbero stati già tre attentati contro la vita del presidente Volodymyr Zelensky.

Come riferito dal Times, i complotti sono stati sventati grazie a un gruppo di russi contrari alla guerra che hanno fornito informazioni all’Ucraina su due gruppi di mercenari separati che hanno pianificato di lanciare attacchi contro il presidente. Il segretario alla sicurezza nazionale e alla difesa di Kiev, come riportato dal giornale di Londra, ha affermato: “Posso dire che abbiamo ricevuto informazioni dal servizio di sicurezza federale russo, che non vogliono prendere parte a questa sanguinosa guerra”.

A quanto pare, ci sarebbe l’oscuro gruppo Wagner, organizzazione paramilitare russa, sostenuto dal Cremlino, dietro a due tentativi di assassinare Zelensky. Naturalmente, se gli attentati avessero avuto successo, Mosca avrebbe negato il proprio coinvolgimento. Una fonte diplomatica, infatti, ha parlato al Times di una “missione di alto profilo, qualcosa che i russi negherebbero: la decapitazione di un capo di Stato è una missione enorme”. E ancora: “in termini di impatto sulla politica sovrana russa, questa sarebbe forse la loro missione più grande. Avrebbe un impatto determinante sulla guerra”. Come riportato dal New York Post, ci sono ancora più di 400 membri del gruppo Wagner a Kiev.

Zelensky, 44 anni, ha anche evitato un tentativo di omicidio sabato scorso, alla periferia di Kiev, quando un gruppo di assassini ceceni è stato eleminato prima che potessero raggiungere il leader dell’Ucraina, che può godere di un consenso alle stelle nel suo Paese. Zelensky, tra l’altro, ha rifiutato l’offerta degli USA di lasciare l’Ucraina: “La lotta è qui. Ho bisogno di munizioni, non di un passaggio”, ha detto.

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