Si intensificano sempre di più le operazioni militari dell’esercito israeliano sulla Striscia di Gaza a tal punto che le forze armate hanno chiesto ai palestinesi di lasciare la città per recarsi in Egitto.

“Il valico di Rafah è ancora aperto”, ha detto il portavoce militare aggiungendo che “ognuno può uscire” e lo “consiglio”.

Si è appreso, inoltre, che nella notte scorsa sono stati circa 200 gli obiettivi colpiti dall’aviazione israeliana nella Striscia, precisamente a Rimal e Khan Yunis, ritenuti “centri terroristici” di Hamas, da dove sono stati lanciati numerosi attacchi contro Israele.

Tra gli obiettivi molte “residenze operative ” di miliziani di Hamas e Jihad islamica.

Israele ha, poi, il “pieno controllo” del confine con Gaza, come riportato da Daniel Hagari, portavoce militare: “Nell’ultimo giorno non un singolo terrorista è entrato passando dalla barriera difensiva. L’esercito stima che un piccolo numero di miliziani di Hamas si nasconde ancora in territorio israeliano”, ha affermato.

Il bilancio delle vittime

Per quanto riguarda il bilancio delle vittime, sono saliti a 704 i palestinesi morti nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania. I feriti, invece, sono oltre 3.900. Ai morti vanno aggiunti gli oltre 900 israeliani.

Infine, “circa 200 italiani stanno rientrando da Israele su due aerei militari. I voli, attivati su richiesta della Farnesina e coordinati con la Difesa, arriveranno a Pratica di Mare”. Lo ha dichiarato su X il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. “Orgoglioso del gioco di squadra che ha coinvolto l’Ambasciata italiana in Israele, il Consolato a Gerusalemme, l’Unità di Crisi e i militari”, ha aggiunto il vicepremier.

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