Il presidente russo Vladimir Putin ha approvato il via libera ad accettare combattenti “volontari” dal Medio Oriente e da altrove per unirsi alla guerra in Ucraina, definita sempre “operazione speciale militare” dal Cremlino.

Mosca ha comunicato che i combattenti comprenderanno coloro che hanno combattuto lo Stato islamico, un chiaro riferimento alla guerra in Siria.

Putin, in un incontro con i membri permanenti del Consiglio di sicurezza russo, come riportato dall’agenzia di stampa Tass, ha anche accolto la proposta del ministro della Difesa Sergej Shoigu: “Per quanto riguarda la fornitura di armi, soprattutto di fabbricazione occidentale, che sono finite nelle mani dell’esercito russo, ovviamente, sostengo la possibilità di trasferirle alle unità militari delle Repubbliche popolari di Luhansk e Donetsk“.

Al ministro Shoigu il presidente russo Vladimir Putin ha anche detto: “Se vedi che ci sono persone che vogliono su base volontaria, soprattutto non per soldi, venire ad aiutare le persone che vivono nel Donbass devi incontrarle a metà strada e aiutarle a trasferirsi nella zona di guerra”.

Infine, il portavoce del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, Ibrahim Kalyn ha detto che un incontro tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky è “possibile” nel prossimo futuro: c’è motivo di crederlo. Ieri, il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, dopo l’incontro con il collega ucraina Dmytro Kuleba ad Anatalya, in Turchia, ha specificato che l’incontro “va preparato”.

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