Ventitreesimo giorno di guerra in Ucraina. I bombardamenti russi continuano.

Alcune esplosioni sono state registrate, intorno alle 5.30 ora italiana, a Leopoli, la città che si trova vicino al confine con la Polonia. Gli attacchi sono avvenuti nell zona dell’aeroporto. Si è appreso che “diversi missili” hanno colppito un impianto per la riparazione degli aerei. Non sono stati contati morti. Il sindaco di Leopoli su Facebook ha scritto: “L’edificio è stato distrutto, il lavoro nella fabbrica era stata sospeso, quindi al momento non ci sono vittime”.

Inoltre, a Voznesenk, nella regione di Mykolaiv, a sud dell’ucraina, è stato colpito da un bombardamento russo un deposito in cui erano stoccate armi.

Nella capitale Kiev un attacco ha interessato il quartiere residenziale di Podilskyi e i resti di un missile hanno colpito un edificio, uccidendo un civile. Le forze ucraine, inoltre, hanno annunciato che un caccia russo SU-34 è stato abbattuto nel distretto di Bucha.

Nella regione di Luhansk, nelle città di Severodonetsk e Rubizhne, secondo fonti ucraine, i russi hanno distrutto durante la notte più di 20 edifici residenziali: “Artiglieria e sistemi di lancio multiplo di razzi durante la sera e la notte del 17-18 marzo sono stati rivolti contro i civili.  Si sa già di due morti e quattro feriti. In alcune case vicino ai bombardamenti mancano gas e acqua”.

Sul fronte diplomatico, il ministro degli Affari esteri ucraino ha parlato dei colloqui con la Russia e ha affermato che il presidente Zelensky è pronto ad incontrare Vladimir Putin “anche domani, sottolineando che “la sua posizione è chiara, è formulata su tutte le questioni e l’Ucraina ha pronta per questa conversazione”. Inoltre, “gli incontri in corso delle delegazioni di Ucraina e Russia presentano una serie di questioni che i negoziatori non possono risolvere da soli, pertanto sarebbe utile un’altra logica: se potessero incontrarsi, mettersi d’accordo sui parametri chiave e poi i negoziatori si siederebbero e metterebbero a punto tutto”.

Infine, in conferenza stampa, il ministro degli Esteri russo Lavrov ha detto che le sanzioni hanno resa più forte la Russia: “Noi sopravviveremo” ed è “nostro dovere proteggere i russi in Ucraina” perché “Zelensky vuole che i russi vadano via dal Paese”.

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