Deborah Bronnert, ambasciatore del Regno Unito a Mosca, è stata convocata dal Cremlino per protestare per il coinvolgimento britannico nell’addestramento dei militari di Kiev e per il ruolo nell’attacco alla flotta russa nel Mar Nero, a Sebastopoli, in Crimea.

Il ministro ha riportato che “l’ambasciatrice ha ricevuto una forte protesta in connessione all’attiva partecipaizone di specialisti militari britannici nell’addestramento e nella fornitura di unità delle forze di operazioni speciali dell’Ucraina, a partire da strumenti per condurre operaizoni di sabotaggio in mare”, presentando anche prove.

Tali azioni britanniche portano “la minaccia di una escalation della situazione e possono provocare conseguenze imprevedibili e pericolose”. “Tutta la responsabilità delle conseguenze dannose” che potranno derivarne “ricadrà interamente sulla parte britannica”, ha proseguito il ministero degli Esteri russo.

Nel dettaglio, il ministero, affermando di possedere “informazioni” a riguardo, ha accusato la Marina Britannica di fornire agli ucraini “droni sottomarini” e specialisti per addestrare l’esercito di Kiev “a scopo di sabotaggio”. Tale addestramento “si svolge sulla base di un accordo firmato da Gran Bretagna e Ucraina nel settembre del 2020”. I corsi avvengono in due basi della Marina Ucraina, una a Ochakov, nella regione di Mykolaiv, e l’altra a Odessa.

“I russi stanno finendo i missili”

Dal fronte di Kiev, c’è da registrare l’affermazione di Oleksiy Danilov, segretario del Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa dell’Ucraina, secondo cui la Russia starebbe finendo i missili.

“Finora – ha spiegato – non ci sono conferme che le forze armate russe abbiano ricevuto missili balistici iraniani. Se compaiono, l’Ucraina troverà un modo per distruggerli. Non c’è ancora una conferma al 100% che questo evento abbia avuto luogo. L’unica cosa che possiamo confermare è che gli Shahid inviati in Ucraina sono di fabbricazione iraniana. Se vedremo il primo missile iraniano, ci saranno dichiarazioni pubbliche corrispondenti”.

“Recentemente – ha concluso Danilov – i nostri partner hanno iniziato ad aiutarci di più. Abbiamo armi che non erano disponibili a marzo o aprile. Ora stiamo ricevendo dalla Spagna cose molto potenti che ci permetteranno di proteggere il cielo”.

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