Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato stasera che non invierà in Ucraina i militari di leva né i riservisti. Lo detto durante un discorso televisivo trasmesso in occasione dell’8 marzo che, in Russia, è festa nazionale. Putin ha aggiunto che i soldati “professionisti” stanno raggiungendo “gli obiettivi prefissati” da Mosca. “Sono sicuro che stiano garantendo la sicurezza e la pace per il popolo russo in modo efficace”, ha aggiunto.

Siriani in Ucraina per combattere nelle grandi città

Tuttavia, il quotidiano Wall Street Journal, citando “funzionari statunitensi” cinesi, sostiene che la Russia starebbe assoldando veternai esperti nel combattimento urbano dalla Siria in vista dell’offensive contro le maggiori città ucraine. La Russia, ricordiamo, dal 2015 è al finco del governo di Assad e, negli scorsi giorni, avrebbe cominciato a reclutare combattimenti in quel Paese sicché prendano parte ai combattimentia Kiev. Per di più, sempre secondo le fonti citate dal WSK, già alcuni siriani, di cui non si conosce il numero, sarebbero già in Russia per unirsi alle operazioni militari sul territorio ucraino. La notizia delle forze siriane reclutate per combattere in Ucraina è sta confermat anche da una fonte autorevole del Pentagono, durante un briefing con la stampa.

Zelensky: “Resto a Kiev, non ho paura”

Sui social, invece, nuovo video di Volodymyr Zelensky, presidente ucraino: “Resto a Kiev, non mi nascondo e non ho paura”. Zelensky ha anche detto che “al sud del paese abbiamo visto una tale quantita di ‘ucrainità’ che non avevamo mai visto prima. Hanno colpito un vecchio panificio, una chiesa dell’800. Perché? I corridoi umanitari li mantengono solo nella direzione del loro paese per poche decine di persone. Perché? Solo per fare scena, per farli riprendere dalle telecamere e dire come hanno salvato la popolazione. Che cinismo”.

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