Vladimir Putin è tornato a parlare il giorno dopo l’incontro tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e quello statunitense Joe Biden.

Il presidente russo, anzitutto, ha detto: “Tutti i conflitti armati finiscono in un modo o nell’altro con un qualche negoziato sulla pista diplomatica. E non abbiamo mai rifiutato”, accusando il governo di Kiev di “essersi proibito di negoziare”.

Putin ha poi definito “obsoleti” i sistemi di difesa aerea Patriot che gli USA dovrebbero consegnare all’Ucraina: “Per quanto riguarda il Patriot, è un sistema piuttosto vecchio. Non funziona come il nostro S-300. Ma i nostri avversari presumono che sia un’arma difensiva. Bene, lo terremo a mente. E poi c’è sempre un antidoto”, ha detto il Capo del Cremlino.

Tuttavia, il presidente russo ha detto che “non vogliamo far girare la ruota del conflitto, ma farlo finire e ci sforzeremo per farlo. Non abbiamo in progetto provocazioni che coinvolgano armi avanzate”.

Infine, Putin ha annunciato che lunedì o martedì ci sarà un decreto per rispondere al price cap sul petrolio imposto dall’Unione Europea.

USA: “Non ci sono finestre per parlare di pace”

Spostandoci a Washington, John Kirby, portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale degli USA, alla stampa ha affermato: “Non ci sono finestre al momento per discussioni con Putin su come mettere fine a questa guerra”.

Gli USA hanno anche comunicato che la Corea del Nord ha fornito razzi e altre tipologie di armi alla milizia privata russa Wagner che opera in Ucraina.

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