La Russia ha accusato il figlio del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, Hunter, di avere finanziato i laboratori di armi biologiche in Ucraina. Lo riporta il Telegraph. Mosca, nei gironi scorsi, ha affermato che Kiev starebbe sviluppando armi chimiche e biologiche, uno dei motivi per giustificare l’invasione. Secondo alcuni analisti, tali affermazioni del Cremlino potrebbero essere le basi per l’uso di questo genere di armi nel suolo ucraino da parte dell’esercito di Putin.

Il Ministero della Difesa russo, comunque, non ha fornito prove sul coinvolgimento di Hunter Biden nel finanziamento di questi laboratori, la cui esistenza è stata negata anche da una risoluzione delle Nazioni Unite.

Igor Kirillov, capo della Forza di protezione chimica e biologia, ha parlato di un un fondo di investimento gestito dal figlio del presidente degli USA con cu si finanziarebbe “il programma di armi biologiche del Pentagono in Ucraina”. “La portata del programma è impressionante”, ha affermato Kirillov in una conferenza stampa con i media russi, citando l’USAID, i Centers for Disease Control and Prevention (CDC) e il filantropo ungherese George Soros tra chi starebbe contribuendo allo sviluppo. Kirillov ha pure citato imprecisati documenti scoperti da Mosca che pretendono di provare “legami tra gli organi statali statunitensi e i biolab ucraini”. Tale fondo ammonterebbe a 2,4 miliardi di dollari.

Joe Biden, dal canto suo, ha avvertito che la Russia potrebbe preparare un attacco chimico utilizzando un pretesto (false flag). La Casa Bianca avrebbe, inoltre, istituito una squadra di funzionari della sicurezza nazionale per elaborare i piani di emergenza nel caso in cui la Russia utilizzi armi chimiche o biologiche in Ucraina, come riportato dalla NBC.

Inoltre, nel caso in cui la Russia dovesse usare armi chimiche o biologiche in Ucraina, gli USA hanno già fatto sapere che le conseguenze sarebbero durissime.

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