Una mamma ucraina ha confermato che il corpo del figlio di quattro anni, di cui si erano perse le tracce, è stato ritrovato senza vita, dicendo che il suo “angioletto è già in paradiso”. Lo scrive il Mirror.

Anna Yakhno, 25 anni, aveva cercato disperatamente di rintracciare il piccolo Sasha Zdanovych che era con la nonna mentre cercavano di fuggire dall’avanzata delle truppe russe per lasciare l’Ucraina. È scomparso intorno al 10 marzo e Anna ha anche diffuso le fotografie del piccolo per tentare di trovarlo. Alle guardie di frontiere era stato anche detto di prestare attenzione a qualsiasi bambino che potesse assomigliargli nel caso si trovasse con altri profugi. In molti si erano messi in contatto con la donna ma purtroppo nessuna informazione si è rivelata quella giusta.

La madre 25enne ha condiviso su Facebook la tragica notizia del ritrovamento del corpo di Sasha, ringraziando tutti per per il loro aiuto: “Oggi abbiamo trovato il corpo di Sasha. Ringrazio tutti coloro che hanno creduto, che hanno aiutato nella ricerca. Ringrazio tutti per le vostre preghiere e la vostra fede. Vi ringrazio per il vostro sostegno. Grazie a voi, mio figlio mi ha incontrato”. E ancora: “Sasha, il nostro angioletto è già in paradiso! Oggi la sua anima ha trovato pace…”.

È stato ricostruito che Sasha era con la nonna: hanno tentato di sfuggire all’avanzata delle truppe russe e temendo che tutte le uscite fossero bloccato, hanno provato a scappare attraversando il fiume Dnepr. Sasha era l’unico a indossare un giubbotto di salvataggio a bordo di un gruppo che si era distribuito su due barche. Una delle due si è capovlta e Sasha, la nonna e un’altra donna sono morti.

Anna ha sperato che Sasha si trovasse sull’altra barca e che si stesse nascondendo in un villaggio isolato a causa della guerra: “Crediamo in un miracolo e attendiamo qualsiasi informazione utilie”, aveva scritto.

La donna ha poi raccontato: “Niente di tutto questo sarebbe successo se non fosse stato per la guerra. Sono state le truppe russe a causarlo. C’erano otto persone nella barca. Mia suocera è stata trovata, un’altra donna è stata scoperta il giorno dopo. Erano entrambe morte. Sei persone, tra cui Sasha, sono disperse. Ma in quei luoghi sono in corso le ostilità. C’è speranza che il mio bambno sia riuscito ad arrivare in un villaggio vicino ma non è ancora possibile verificarlo”. Purtroppo, però, non è stato così. Sasha, altra vittima dell’assurda guerra voluta da Vladimir Putin.

 

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