Kateryna Dyachenko, 10 anni, ginnasta ucraina, è morta a Mariupol a causa di uno dei tanti attacchi russi che hanno devastato la città portuale.
La casa dove viveva la bambina è stata bombardata. L’allenatrice di Kateryna, Anastasia Meshchanenkova, ha confermato la morte della piccola atleta in un post condiviso su Instagram. In una foto pubblicata nel dicembre dello scorso anno, Anastasia ha descritto la ‘bella’ Kateryna come la sua ‘preferita’. Messaggi di dolore sono arrivati da tutto il mondo.
La ginnasta bulgara Iliana Raeva, presidente della Federazione nazionale di ginnastica ritmica, ha affermato: “Non posso crederci… Questa creatura meravigliosamente tenera è già un angelo. Non posso credere che viviamo in un mondo così crudele”.
Si è appreso che la casa di Kateryna è crollata dopo un colpo diretto dell’artiglieria russa a Mariupol dove elettricità, acqua, cibo e riscaldamento sono stati interrotti a causa dei continui bombardamenti intrappolando almeno 100mila persone.
Lidia Vynogradna, giudice di gara di ginnastica ritmica, su Instagram ha scritto: “Aveva molti sogni Katya e una vita fantastica davanti a lei. Ma non potrà mai più esibirsi di nuovo. È morta. È morta solo perché era sulla strada dell’esercito russo che vuole ridurre in cenere questa eroica città di Mariupol. Non sarà nemmeno seppellita. Nessuno potrà visitarla al cimitero. Nella mia testa c’è solo l’immagine di una bambina chiusa in una busta di plastica e seppellita in giardino. Questo è l’unico modo in cui le persone possono essere seppellite ora. È davvero immaginabile tutto ciò nel 21esimo secolo?”.
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